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L’Inter di Zanetti e Milito, l’idolo Totti e il fiuto del gol: chi è Capello, il nuovo beniamino della Carrarese

Passione significa amore. Amore a prima vista, come nel caso di Alessandro Capello e un pallone da calcio. Aveva appena 4 anni e lui, era “subito in avanti”. Sarebbe rimasto lì, dalle origini fino ai 27 anni. Sempre con il fiuto del gol addosso. Nella sua pelle, nella sua mente. Lo stesso che ha utilizzato per partire come meglio non poteva in questa nuova stagione di Serie C. C’è la sua firma sui 6 punti conquistati dalla Carrarese in appena 2 partite e i 6 gol segnati. Due gol, il primo della stagione del club, contro la Fermana, e il secondo nel match vinto in trasferta contro l’Arezzo. “Capello show” e nuovi sogni da raggiungere. Nuova pagina di un film che merita però di essere ripercorso.

Capello, l’inizio all’Inter dei campioni e le prime volte in Serie C

La passione per il calcio è nata perché mio cugino più grande, giocava a pallone nella squadra vicino a casa mia – rivelò in un’intervista a LaCasadiC – . Vedendolo andare agli allenamenti mi è iniziato a piacere“. Più o meno è iniziato così, il lungo viaggio di Capello. A 4 anni, quando prendeva già confidenza con il pallone. Amore a prima vista, dicevamo. Compagno di viaggio instancabile, fonte di gioia irrefrenabile. Sempre: dai suoi primi passi al Bologna fino all’Inter. La stoffa del grande talento, l’inizio di un grande sogno. In Emilia Romagna quel ragazzino sbarbato nato a Bologna, terra di miti ed emozioni, riesce a farsi notare. La chiamata del club neroazzurro sembrava uno scherzo. Era, invece, la realtà: “Se tornassi indietro rifarei la stessa scelta – disse a LaCasadiC -. Mazzarri mi chiamò ad allenarmi in prima squadra, per me fu un’emozione grandissima”. E tra attaccanti si parla, si scherza. Colleghi di lavoro, nati per fare gol: “Milito, Palacio e Icardi mi davano molti consigli su come muovermi in area di rigore. Cervavo di rubargli qualche movimento”.

L’emozione di trovarsi di fronte grandi campioni, il rimpianto di non esser riuscito ad esordire in Serie A. A volte, la vita, prende strade buie. Ma offre sempre un’altra possibilità. Così, terminata l’esperienza all’Inter, ecco il Cagliari e la prima convocazione nella massimo campionato. Era il 31 agosto 2014, prima giornata di A contro il Sassuolo. L’emozione di respirare un’aria diversa, quella dei grandi. La voglia di esserci, anche solo guardando. Da gennaio in poi gioca tre volte con la primavera del club sardo e a maggio, cambierà maglia e inizierà il suo lungo girovagare per l’Italia. Varese in B e poi Modena e Olbia, squadre con cui si affaccia al mondo della Lega Pro. E dove esplode, definitivamente. Ben 11 reti con i gialloblù e 8 con i sardi.

Tra Serie B e C, Capello “On-fire”

Nell’estate del 2017 firma con il Padova. Sarà la svolta della sua carriera. Nel 2018 ottiene infatti la promozione con i biancorossi da assoluto protagonista. Ben 13 reti in 34 presenze e 4 assist. L’anno dopo il club lo riconferma anche in Serie B. Lui risponde alla grande. Sei gol in 29 presenze e tanta qualità in campo. Da Padova a Venezia, sempre in cadetteria. Per dimostrare ancora il suo valore. Sette reti e 6 assist nella stagione 2019-2020, e soltanto 2 in quella successiva. Un curriculum che ha parlato per se e che gli ha permesso, ancora una volta, si restare tra i grandi. Ne è la prova la firma con la Virtus Entella in Serie B. Quindici presenze, la retrocessione e una stagione non da ricordare. Ma l’uomo risponde nei momenti di difficoltà. Resta, anche in Serie C, e da il suo contributo senza tuttavia riuscire a riportare il club ligure in Serie B (saranno 2 le reti in stagione).

L’avventura a Carrara e la partenza show

Una carriera in giro per il mondo per poi scoprire che “casa” era a Carrara. Il brevissimo riassunto del viaggio immenso (e non ancora finito) di Alessandro Capello. “Spero di fare un campionato importante con la Carrarese, visto che ne abbiamo le possibilità e possiamo farlo tranquillamente, anche se in qualche partita ci siamo un po’ persi”, disse una volta arrivatoMa alle parole, seguirono poi i fatti: 14 gol e 6 assist in stagione. La migliore della sua carriera. Già 2 in questa stagione nelle prime due giornate di campionato. Sei punti in due partite e primo posto in classifica. Una partenza col botto e una voglia matta di superare ogni record. Capello c’è e vuole dimostrare tutto il suo valore. 

Manuele Nasca

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