Casiraghi, il Sudtirol e la sua tribù. “Qui c’è tutto per fare bene”

Gol, assist e obiettivi. Casiraghi si racconta, dal campo... agli spalti: "Ci sono degli amici fraterni che mi seguono praticamente ogni gara. E ho pure scoperto che sono dei veri e propri talismani perché quando vengono a vedermi giocare segno quasi sempre. Ormai li conoscono tutti e portano molto entusiasmo"

Casiraghi Sudtirol
9 Novembre 2021

Redazione - Autore

Il principino, come lo chiamavano a Gubbio, è ormai cresciuto. Terza stagione al Sudtirol per Daniele Casiraghi, 28 anni, trequartista, tanto talento ma anche forza e tanta corsa nel suo Dna. La scorsa stagione una grande annata a livello di squadra ma anche la migliore a livello personale. E un Sudtirol in corsa fino alla fine per la vittoria finale sfumata all’ultimo in campionato e con un’eliminazione cocente ai playoff per mano dell’Avellino. Casiraghi però non ha fatto mai mancare il suo apporto: 17 reti e 8 assist.

“Sì è vero, abbiamo disputato un grande campionato e sfiorato il sogno serie B. Peccato per quella sconfitta di Trieste che poteva avvicinarci alla promozione diretta ma la serie C è questa, non puoi mollare un attimo perché è un torneo pieno di insidie. E’ stata senza dubbio la mia stagione migliore – ha dichiarato ai microfoni de La Casa Di C – sono nel pieno della maturità. Qui a Bolzano ho trovato un ambiente, una società, una squadra, uno staff che mi permette di esprimermi al meglio e sono felice di aver battuto il mio record di gol e assist”.

Casiraghi e il presente: un campionato da giocarsi fino all’ultimo

Il trequartista nato a Treviglio è ormai uno dei leader di questo Sudtirol, forse è anche questo uno dei segreti del suo rendimento sempre molto elevato. Ha ricominciato la stagione come aveva finito quella precedente. Gol e assist il suo marchio di fabbrica: in 12 gare (la tredicesima si completerà con la gara di Legnago da recuperare) finora ha collezionato 5 reti e 3 assist. “Sono numeri importanti ma quelli di squadra lo sono ancor di più. Abbiamo iniziato bene la stagione, ora questa settimana abbiamo la possibilità di consolidare il nostro primato e dobbiamo restare concentrati al massimo”.

I segreti del Sudtirol

Entriamo meglio nel mondo biancorosso, nulla nasce per caso ed il primo posto è frutto di un grande lavoro sul campo e dietro la scrivania. C’è un nuovo presidente, Gerhard Comper, che si è insediato da pochi giorni. Un direttore sportivo come Paolo Bravo che ormai è un veterano in questo club; e il post Stefano Vecchi in campo si chiama Ivan Javorcic, un allenatore con il quale è nato subito un grande feeling.

“La società è una delle migliori della categoria, c’è un centro sportivo all’avanguardia che è un fiore all’occhiello, lo stadio è stato ammodernato completamente. C’è una grande organizzazione, il nuovo presidente ha grande entusiasmo, il direttore Bravo è una persona che conosce ogni segreto di questa categoria e sa sempre toccare le corde giuste dei calciatori. L’allenatore è un tipo molto attento a tutto, prepara in modo maniacale le gare, cura ogni minimo dettaglio. Mi trovo veramente bene con lui, non so se è l’anno buono per puntare alla B perché ci sono grandi squadre che lotteranno con noi ma certamente vogliamo provarci fino all’ultimo. Ora è troppo presto per fare analisi, vedremo quale sarà la classifica in primavera”.

Un mix di gioventù ed esperienza con tante conferme

Il Sudtirol ha inserito diverse novità in rosa l’estate scorsa ma lo zoccolo duro del gruppo è stato confermato. Tra i segreti di questa squadra c’è una difesa che praticamente non prende mai gol: solo l’Albinoleffe è riuscita a violare la porta di Poluzzi fino a questo momento. Un record che è merito ovviamente di tutta la squadra e non solo del suo portierone. “Eh sì, Jack è un grande portiere ma credo che non ci siano grandi segreti da svelare. Posso dire che è la grande organizzazione che abbiamo: a livello difensivo siamo migliorati molto, gli attaccanti sono i primi difensori e poi a livello individuale ci sono grandi giocatori. Riusciamo a gestire meglio la palla quando siamo in vantaggio, questa può essere la cosa più evidente rispetto allo scorso anno. Ora ovviamente dobbiamo cercare di fare qualche gol in più e l’allenatore sta lavorando molto su questo aspetto. Pretende sempre il massimo anche in allenamento, sono convinto che miglioreremo anche qui”.

Casiraghi, un calciatore con una tribù al seguito

Daniele è un calciatore che ha una particolarità: c’è un gruppo molto nutrito di amici che lo segue ovunque. Ormai da Pozzo D’Adda, dove risiede, partono veramente in tanti e sono dei tifosi molto appassionati. La vicinanza costante dunque non manca. Complici le distanze non proibitive e un un girone composto da diverse squadre lombarde, regione dove abita il trequartista del club altoatesino. “È verissimo, sono degli amici fraterni che mi seguono praticamente ogni gara. Ho pure scoperto che sono dei veri e propri talismani perché con loro sugli spalti faccio quasi sempre gol. E’ successo pure domenica a Sesto; a Bolzano ormai li conoscono tutti e portano molto entusiasmo”. Una grande società, un grande allenatore, una squadra forte, dei tifosi speciali con un Casiraghi che è il faro di questa squadra. Al Sudtirol non manca nulla per tentare la scalata alla serie B.

A cura di Massimiliano Francioni