Credit: Catania FC
Seconda sconfitta di fila in campionato e sesta stagionale per il Catania di Ross Pelligra che perde anche a Cerignola per 1-0. Decisivo il ritorno al gol di Malcore (a segno al 59’ dopo due mesi dall’ultima rete in campionato nel 2-2 col Sorrento). Ennesima delusione per i ragazzi di Michele Zeoli che non riescono a dare continuità ad un primo tempo di buoni spunti, con i vari Rocca, Chiricó, Bocic e Sarao piuttosto coinvolti nel positivo approccio visto nei minuti iniziali.
Difficile aspettarsi un netto cambio di marcia dopo la vittoria sul Picerno di Coppa Italia. Il Catania 23/24 è una squadra che il più delle volte ha mostrato segni di insofferenza a causa di una gestione precampionato deficitaria, una condizione atletica insufficiente e un collettivo distrutto pian piano dall’assenza di continuità nelle prestazioni e (soprattutto) nei risultati visto che i soli quindici punti raccolti in tredici giornate sono un risultato poco in linea con le aspettative iniziali. La fragilità emotiva del gruppo è evidente, lo zero sulla casella ‘vittorie in rimonta’ parla chiaro.
Impossibile però, attribuire qualsiasi responsabilità alla gestione-lampo di Michele Zeoli: l’allenatore della Primavera ed ex terzino rossazzurro, protagonista al fianco di Ferraro durante la promozione dello scorso anno, ha anzi il merito di aver in parte restituito ai suoi ragazzi la mentalità di approccio tra orgoglio e qualche buona trama offensiva capace di far intravedere le vere potenzialità di una rosa costruita per arrivare ai vertici.
Toccherà a Cristiano Lucarelli (in arrivo nelle prossime ore appena le parti avranno risolto gli ultimi dettagli) il compito di dare una decisa svolta alle ambizioni del Catania. L’allenatore livornese, già protagonista alle falde dell’Etna per le importanti parentesi tra il 2017 e il 2020 è atteso a gran voce dalla piazza dopo l’esonero di Luca Tabbiani.
I ricordi della sfida al Lecce nella stagione 17/18, conclusa al secondo posto, l’uscita ai rigori in semifinale playoff contro il Siena e le immagini della complicata gestione 19/20 (sesto posto nella stagione regolare ed eliminazione al secondo turno dei playoff per via del miglior piazzamento della Ternana) trasmettono l’idea di un vero e proprio condottiero. Una guida di forte personalità e attaccamento alla causa nonostante le difficoltà. Catania chiede una scossa, per salvare una stagione fin qui troppo deludente.
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