“Dedico la doppietta a mio padre che a marzo è andato via, ho iniziato a giocare a calcio grazie a lui. Chiricó è fortissimo come tutta la squadra, negli ultimi anni ho avuto problemi extra campo e stavo anche decidendo di smettere con il calcio. Il pubblico di Catania mi trasmette tanto”. Le parole rilasciate in conferenza stampa da Samuel Di Carmine, autore della doppietta decisiva per la prima vittoria rossazzurra in campionato, raccontano in maniera perfetta le emozioni vissute dai 17.046 spettatori presenti al ‘Massimino’. Il 2-0 sul Picerno inoltre interrompe un digiuno di vittorie casalinghe che (complice la pausa estiva e la sconfitta all’esordio contro il Crotone) resisteva dal 30 aprile scorso, giorno della festa per il ritorno della squadra tra i professionisti.
Le trame offensive che tra il 31’ e il 64’ hanno esaltato le caratteristiche del centravanti fiorentino (glaciale in fase di finalizzazione e prezioso anche quando si tratta di gestire il pallone) hanno tutte un comune denominatore: Cosimo Chiricò. L’ex Crotone, abilissimo a spedire in porta il compagno in entrambe le occasioni, ha regalato l’ennesima grande prestazione fatta di sacrificio, superiorità numerica, imprevedibilità offensiva ed occasioni create. I due assist per Di Carmine poi spiegano ancora meglio l’importanza di un’intesa sempre crescente. Il bisogno importante di gol della punta toscana, vogliosa più che mai di dimenticare gli ultimi anni difficili, ben si sposa con la preziosa dote creativa del nuovo numero 32 rossazzurro. Così, soprattutto in ripartenza, gli uomini di Tabbiani dispongono di un asse pressoché letale.
113 gol, oltre 400 presenze tra i professionisti in Italia. Una carriera infinita che, iniziata nelle giovanili della Fiorentina nel mito di Batistuta, ha vissuto momenti importanti tra QPR, Cittadella, Juve Stabia, Perugia, Verona e Cremonese. Samuel Di Carmine è da sempre una garanzia di ambizione ed affidabilità. Le prime uscite siciliane non hanno fatto che confermare la caratura di un ragazzo capace, al di là dei gol segnati, di offrire un contributo prezioso a tutto il reparto offensivo. Gli applausi scroscianti del ‘Massimino’ al momento del cambio con Sarao lanciano già un segnale forte: Catania è già innamorata del suo numero dieci. Voglia di rivalsa, dediche speciali, lettera B nel mirino. La nuova vita di ‘Samu’ comincia così.
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