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Sacrificio, sudore e gol pesanti: Catania, ‘lo Squalo’ ti rende Forte

Francesco Forte esulta con la maglia del Catania

Francesco Forte esulta con la maglia del Catania/ Credits: Catania FC/ www.lacasadic.com

Il classe 1993, autore del 2-0 sulla Salernitana, è ormai imprescindibile per l’attacco di Toscano e sta  trascinando i rossazzurri con quattro gol segnati 

L’esultanza di Francesco Forte, dopo il bel controllo e  la conclusione a botta sicura che ha regalato al Catania il definitivo 2-0 contro la Salernitana, con conseguente avvicinamento in classifica proprio ai granata capolisti, riflette più di ogni altro gesto possibile il significato di rivalsa.

Esultanza grintosa, maglia strappata, muscoli in vista e un cuore, quello mimato in direzione dei 12080 spettatori presenti al Massimino, pronto a infiammare l’ambiente e lanciare un messaggio:lo Squalo è più che mai l’uomo giusto per la causa di Toscano.

Quattro reti, segnate rispettivamente contro Foggia, Cavese (centro decisivo per lo 0-1 finale), Giugliano e Salernitana più un assist, per Lunetta proprio nell’ultima trasferta vinta dai siciliani. Numeri, certo, ma non solo visto che, il rendimento del gigante romano, classe 1993, passa (soprattutto) attraverso l’enorme e utile coinvolgimento nel gioco di squadra, tra sponde, movimenti senza palla e grande sacrificio, anche a discapito di una maggiore considerazione da solista.

I dubbi  della piazza all’arrivo del bomber, alimentati forse più dallo shock relativo alla partenza di Roberto Inglese che dalle indiscutibili qualità di Francesco (evidenti soprattutto in categorie superiori), adesso, sono sempre più un ricordo. Il Benevento, con questo feeling sempre più scoppiettante, sembra già nel mirino.

Catania-Forte: costanza e fiducia

Fortemente voluto dal ds Ivano Pastore, in fortissima sinergia con Mimmo Toscano, l’arrivo di Forte ha rappresentato sin da subito un punto fermo per l’attacco del Catania. Nonostante qualche mugugno iniziale della tifoseria  dettato dall’inevitabile ma piuttosto ingeneroso confronto con l’ex bomber Roberto Inglese. Francesco, però, ha saputo sin da subito far parlare il campo, già a partire dal 6-0 col Foggia alla prima giornata.

Sacrificio, sudore e gol pesanti, stanno così passo passo contribuendo a scacciare progressivamente ogni riserva. Chi ben comincia, si sa, è sempre a metà dell’opera e il 32, di certo, non fa eccezione. Tra costanza e crescente fiducia.

Francesco Forte ed Emmanuele Cicerelli esultano nella vittoria del Catania sulla Salernitana
Francesco Forte ed Emmanuele Cicerelli esultano nella vittoria del Catania sulla Salernitana / Credits: Riccardo Caruso/ www.lacasadic.com

Tra gol e vittorie: la storia dello ‘Squalo’

Quando cresci nel settore giovanile dell’Inter, osservando da vicino El Principe Milito e di professione fai l’attaccante, il gol, non può che essere scritto nel destino. Lo sa bene Francesco Forte che, proprio in nerazzurro, sotto la guida di Andrea Stramaccioni, si toglie la soddisfazione di vincere un campionato Primavera (stagione 11-12) e di debuttare successivamente in Serie A, per poi dare inizio a una vera e propria odissea personale.

Pisa, Ascoli, Cremonese, Perugia, Benevento, persino Beveren in Belgio: quello dello Squalo è un elenco di maglie quasi infinito. A spiccare? Le esperienze con Juve Stabia (17 reti messe a segno nonostante la retrocessione in C) e Venezia. La tappa in laguna, soprattutto grazie ai 14 gol messi a segno nella promozione in A, datata 2020-21, è certamente la più dolce per Francesco che, dopo un breve passaggio in massima serie, adesso, è totalmente focalizzato a portare Catania verso quella lettera B che lo ha già visto esultare 58 volte.

La concorrenza (da Caturano a Rolfini, passando per Lunetta falso nove), di certo non manca: Forte, però, sa già come si fa, rigorosamente tra costanza e fiducia.