Catania, Grella: “Torre del Grifo è un controsenso. Futuro? Non saprei…”

È già tempo di pensare alla nuova stagione per il Catania di Peligra. I rosazzurri dopo la vittoria del campionato, hanno iniziato a programmare il futuro. Il ritorno tra i professionisti era solo il primo obiettivo del nuovo corso etneo, con la Serie A come sogno a medio lungo termine. Una cavalcata tra vittorie ed entusiasmo per il club che ha dominato il girone I di Serie D. Ai microfoni di Tuttosport, Vincenzo Grella, attuale Amministratore Delegato del Catania ha tracciato il punto sul prossimo futuro: “Da un po’ di tempo, senza esagerare, butto il pensiero su come migliorare la società: dal magazziere al vicepresidente. A vecchi amici del calcio chiedo suggerimenti per tenere sveglia la mia mente. Ho una mappa dove fare piccoli ritocchi, l’idea di un gruppo per la prima squadra. Staff e ragazzi, dopo il lavoro fatto, meritano la mia riflessione su una loro conferma, si concretizzi o meno. Ferraro ha il contratto di un anno, ci confronteremo sulle linee guida: gioco, comportamento, ambiente di lavoro“.

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Grella: “Bresciano? Ci sto provando, gli parlo tantissimo”

Nel corso del suo intervento a TuttoSport, Vincenzo Grella ha parlato anche di Mark Bresciano e del suo possibile coinvolgimento nel Catania del futuro: “Sto provando, sto spingendo, gli parlo tantissimo. Oltre a essere un amico, è una delle persone più serie che ho mai conosciuto. Ed è un bravo imprenditore, nel campo immobiliare. Sta facendo delle riflessioni, non vuol entrare se non può incidere e non gli interessa la pubblicità. Lo prenderei subito, gli darei molto più della metà del mio stipendio: è un valore aggiunto”.

Chiusura da parte dell’AD rosazzurro sul Centro Sportivo di Torre del Grifo: “Oggi è chiuso, in mano ai curatori fallimentari. Ho avuto qualche chiacchiera con loro, purtroppo servono grandi interventi, molto costosi. Come molto costosa è la gestione mensile. Se facciamo una analisi su un club sostenibile, Torre del Grifo oggi è un controsenso, in futuro non so. Personalmente, e non è un attacco alla dirigenza precedente, preferisco un centro sportivo più vicino alla città, perché devi sentire il caldo della gente, nel bene e nel male. Catania devi viverla”.

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