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Leadership, rabbia e segni del destino: Castellini rianima il Catania

Torna a sorridere il Catania di Cristiano Lucarelli che ritrova la vittoria dopo oltre un mese di digiuno e si regala una prestazione convincente battendo per 2-0 la capolista Juve Stabia davanti ai 16.128 spettatori presenti al Massimino. Protagonista assoluto del match l’onnipresente Alessio Castellini: il terzino ex Brescia, sceso in campo con la fascia al braccio, prima si regala il terzo gol di testa personale in stagione svettando più in alto di tutti sul corner di Peralta al minuto 14. Poi, un’ora più tardi, rende memorabile la sua serata con un destro da bomber conclamato al termine di un’avvolgente azione personale che fa esplodere di gioia tutto lo stadio. Curiosità: le reti realizzate dal polivalente numero ventisette hanno portato a quota ventisette il numero di marcature stagionali messe a segno dai rossazzurri. Tutto questo alla ventisettesima giornata di campionato. Quando si dice segni del destino.

credit: Catania FC

Castellini: leader silenzioso e bomber per caso

Qualcuno ha detto che il nostro non è un gruppo unito, credo che quanto visto oggi sia la dimostrazione che questo non è vero”. Le parole rilasciate in sala stampa evidenziano ancora di più il ruolo cardine di Alessio Castellini nei meccanismi del Catania. Il difensore ex Brescia, nipote di quel Paolo Castellini che ha collezionato 206 presenze in massima serie con le maglie di Torino, Brescia e Parma tra le altre, ha ormai conquistato i suoi tifosi grazie a una leadership silenziosa ma determinate, dentro e fuori dal campo. La doppietta messa a segno contro la capolista ha posto l’ennesimo segnale positivo sulla bontà del percorso del ragazzo classe 2003 che dopo la Serie D vinta lo scorso anno da titolare inamovibile si sta confermando anche al primo anno tra i professionisti nonostante la stagione turbolenta dei siciliani. Chiusure tempestive, attitudine positiva, quattro gol messi a segno in tutte le competizioni: il talento continua a fiorire.

credit: Catania FC

Personalità, libertà emotiva e vittoria pesante: quanti segnali per Lucarelli

La scatenata esultanza di Cristiano Lucarelli ha riassunto perfettamente tutto il peso specifico del momento vissuto dall’allenatore livornese. Parlare di svolta definitiva appare assai azzardato. I segnali lanciati dal suo Catania, però, sono apparsi piuttosto incoraggianti. Ordinato, concreto e propositivo l’approccio che ha visto i padroni di casa imporsi in maniera netta sulla capolista Juve Stabia. Da evidenziare il prezioso e robusto contributo di Alessandro Quaini al centro della difesa, così come quello di Peralta in fase di rifinitura. Note di merito anche per le ottime prove di Bouah, Cicerelli e un Chiricó che, dopo una performance in crescita, è stato salutato da un’ovazione al momento del cambio. Fame, voglia e personalità generali non sono di certo mancate al gruppo messo insieme dalla proprietà Pelligra, nonostante le difficoltà. Ricercare continuità, già a partire dalla sfida contro il Taranto del 24 febbraio, appare più che mai cruciale.

Damiano Tucci

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