Catania, Pelligra: “Quando ho preso il club avevamo solo sei settimane per costruire una squadra”

Il presidente del Catania, Ross Pelligra, con i suoi tifosi. CREDIT: CATANIA FC
Le parole del presidente del Catania sull’acquisto del club siciliano
Il presidente del Catania, Rosario Pelligra, in una recente intervista concessa a TheHomeGround, ha ripercorso i momenti decisivi che hanno accompagnato l’acquisizione e la ricostruzione del club siciliano. Con grande trasparenza, ha raccontato le difficoltà iniziali, la mancanza totale di strutture e identità societaria, e la sfida di dover creare una squadra e un progetto credibile in pochissime settimane, condividendo le motivazioni e la visione che lo hanno spinto a investire in questa realtà calcistica.
“Il giorno in cui ho firmato il contratto per prendere il comando della squadra, non avevamo uffici, un brand, eravamo senza un logo e c’erano solo sei settimane per costruire una squadra e il simbolo per essere pronti per iniziare a giocare”.
Com’è nata l’idea di comprare il club siciliano: “Stavamo guardando anche altri club esistenti che avevano stadi e infrastrutture ma, il Catania aveva solo un numero di registrazione. Il giorno in cui abbiamo comprato il club mi sono rivolto a Vincent e Mark (Grella e Bresciano) e gli ho detto che lo avevamo preso e che loro erano coinvolti come partner per costruire e strutturare il club con me”.
“Ci siamo concentrati a costruire il club attorno alla comunità dei tifosi e sui loro valori in modo che la società rappresenti a pieno la città. È stata una sfida enorme e tutti mi dicevano che bisognava aspettare un anno prima di poter iniziare a giocare. Mark era molto fiducioso nel poter costruire la squadra perché aveva capito come mettere insieme una squadra, dove erano i giocatori, allenatori e il team di supporto. Quindi ho preso una pausa di sei settimane dove non sono venuto in Australia e sono rimasto in Sicilia per costruire il club”.
