Catania, Pelligra: “Mercato? Faremo 2-3 operazioni per completare la rosa”

Pelligra al telefono, Crediti Catania Fc, www.lacasadic.com
Le parole del presidente del Catania, Pelligra
Il Catania è pronto a tornare in campo per l’ultimo impegno del 2025, che lo vedrà opposto all’Atalanta U23. Fischio d’inizio fissato per le 14.30 di domenica 21 dicembre allo stadio Massimino. In vista della sfida, e su molti altri temi legati al momento rossazzurro, è intervenuto il presidente Rosario Pelligra ai microfoni dei colleghi di Tuttosport.
Il presidente parte subito analizzando il bilancio: il Catania si trova al secondo posto. “Il bilancio finora è molto positivo, ma non abbiamo ancora fatto nulla. C’è tanto lavoro da fare, ma abbiamo una base solidissima guidata da Vincenzo Grella e Mark Bresciano. In panchina abbiamo un top player come Mimmo Toscano: la squadra è stata costruita per vincere il campionato e non ci nascondiamo. Sappiamo qual è la nostra missione”.
L’entusiasmo in città è palpabile e i numeri lo confermano: “Domani sarò al Massimino. Vedere 18.000 spettatori per una gara contro l’Atalanta U23 spiega meglio di mille parole cos’è Catania. È una piazza eccezionale che ti spinge oltre il limite. Presto torneremo ad allenarci a Torre del Grifo. L’ho promesso e l’ho fatto: ho restituito quella che è la vera casa del club ai nostri colori”.
Nonostante i pesanti infortuni di Aloi e Cicerelli, il patron non cerca alibi, ma soluzioni: “Quei ko ci hanno unito ancora di più, i ragazzi torneranno più forti. Sul mercato faremo due o tre operazioni mirate per completare il puzzle”. Infine, un plauso alla governance del calcio di terza serie: “Matteo Marani sta facendo un lavoro eccellente. Gestire realtà così diverse da Nord a Sud non è facile, ma ha stile e visione. Ha il mio pieno sostegno e quello del Consiglio“.
“La Serie A a Perth è un’occasione d’oro. Il mio sogno? Portarci il Catania”
Alla domanda su cosa rappresenti per il calcio italiano la sfida tra Milan e Como a Perth, Rosario Pelligra risponde con entusiasmo: “È una grande opportunità, non solo per il match in sé, ma perché ci permette di esportare uno dei migliori prodotti del Made in Italy. Il calcio italiano è un modello d’eccellenza che, agli antipodi, è difficile vivere da vicino; ora invece sarà possibile farlo con i tre punti in palio”. Sulla passione degli australiani, Pelligra non ha dubbi: “Il calcio non è ancora il primo sport del Paese, ma è in forte crescita. Non dimentichiamo che l’Oceania ospita tantissimi immigrati che hanno portato con sé la cultura sportiva europea e sudamericana”.
L’attesa per l’evento è già altissima: “L’accoglienza sarà fantastica. Mi chiedono biglietti già da tempo e da giovedì il mio telefono è tornato a impazzire: vogliono esserci tutti, sarà un sold out assicurato. Il Milan ha un appeal internazionale indiscutibile, mentre il Como può contare su milioni di tifosi in Indonesia grazie alla proprietà Hartono”. Proprio la famiglia Hartono sembra essere il punto di riferimento per i suoi progetti futuri: “Per noi sono un esempio, dato che anche noi abbiamo tantissimi sostenitori nel mondo. E chissà, magari in futuro vedremo proprio il Catania giocare una partita di Serie A qui in Australia“.

“Diritti TV e nuovi mercati, lo sport deve abbattere i confini”
Sulle prospettive commerciali legate all’espansione del calcio italiano all’estero, Pelligra ha le idee chiare: “L’entusiasmo e la passione sono destinati a crescere, e con essi anche i ricavi da diritti TV e merchandising in aree strategiche come l’Oceania e il Sud-est asiatico. C’è un potenziale enorme da sfruttare attraverso i social media, lo shopping online e la gestione dei diritti d’immagine”. Nonostante i tempi burocratici lunghi e le polemiche, l’imprenditore invita alla pazienza: “Ogni cambiamento ha i suoi tempi e genera resistenze. Capisco i tifosi, a partire dagli abbonati di San Siro, ma questo è un treno che passa una volta sola: può aprire scenari inediti e aumentare i ricavi. In un mondo che tende a chiudere i confini, lo sport dovrebbe cercare di non aggiungerne altri”.
Guardando al campo e ai grandi nomi che hanno già calcato i manti erbosi australiani, come Del Piero e Diamanti, Pelligra rivela le sue preferenze: “Apprezzo molto i portieri, Maignan su tutti, ma se potessi porterei in Australia Gigio Donnarumma. Un altro profilo che mi piace moltissimo è quello di Barella”. Il progetto però non riguarda solo i grandi campioni in uscita dall’Italia, ma punta anche sulla valorizzazione di nuovi talenti: “In futuro mi piacerebbe fare il percorso inverso e portare qualche giovane promessa australiana a Catania: vedremo cosa succederà”.
