Crotone, Longo: “Contro la Cavese serviranno testa, compattezza e maturità”

L'allenatore del Crotone Longo / Credit La casa di C
Le parole di Emilio Longo, allenatore del Crotone, in vista della trasferta sul campo della Cavese.
Il Crotone si prepara ad affrontare la Cavese nella prossima giornata del girone C di Serie C. I rossoblù di Emilio Longo saranno impegnati in trasferta in una sfida che nasconde più insidie di quanto la classifica possa far pensare. La gara tra Cavese e Crotone, valida per l’undicesima giornata, è in programma allo stadio “Simonetta Lamberti” sabato 25 ottobre alle ore 14:30.
Per i calabresi si tratta di un nuovo test di solidità, soprattutto dopo la recente sconfitta rimediata in casa contro il Monopoli. La squadra è chiamata a dare continuità al proprio percorso e a confermare i segnali positivi mostrati lontano dallo “Scida”, dove finora ha spesso espresso il meglio di sé.
Alla vigilia, Longo ha voluto mantenere alta la concentrazione dei suoi: “La Cavese è una squadra curiosa, che vive molto di compattezza ed emotività. Sa sporcare la partita, è aggressiva, e alterna più moduli con grande elasticità. È un avversario da rispettare: ha messo in difficoltà chiunque e dovremo essere dentro la gara per tutti i novanta minuti.”
L’allenatore insiste anche sul piano mentale: “Non dobbiamo creare pressioni interne. Le tensioni che ci mettiamo da soli sono il vero ostacolo tra noi e la continuità di prestazione. Non c’è nessun obbligo se non quello di dare il meglio possibile e continuare a crescere come gruppo. Dobbiamo andare in campo, fare le cose che sappiamo fare e accettare che alcune volte non possiamo dominare come vogliamo.”
Longo: “A volte basta fare poco più degli altri”
Longo torna anche sulla prestazione con il Monopoli, analizzandola con lucidità: “Per settanta minuti è stata una gara equilibrata, poi abbiamo avuto sei occasioni nitide negli ultimi diciassette minuti. Abbiamo fatto poco più degli altri, ma non è bastato per vincere. Dobbiamo imparare a essere più economici, più concreti. Non sempre serve fare molto di più per portare a casa i tre punti.”
Un passaggio anche su Matteo Maggio, tra i più positivi nell’attacco rossoblù: “Lui è il nostro giocatore più pericoloso. Crea tanto, dribbla, rifinisce e finalizza. È gioia e dolori: si è un po’ appesantito dal voler risolvere sempre lui la partita, ma non deve sentirsi obbligato a farlo da solo. È uno degli undici che possono risolverla, e resta fondamentale per noi.” E riguardo ai rientri: “Su Andreoni abbiamo ancora qualche dubbio e sarà l’unico indisponibile, mentre Vinicius ritorna dopo la squalifica e ha risolto il piccolo problema alla tibia”.

“Chi entra deve sentirsi protagonista”
Longo elogia anche la mentalità del gruppo, spiegando il proprio approccio alle sostituzioni: “Da sempre do credito a tutti i miei ragazzi. Spesso finisco i cambi anche con venti minuti ancora da giocare, perché voglio tenere tutti coinvolti. Ogni gara ci sono tre o quattro rotazioni tra i titolari. Chi entra deve farsi trovare pronto: ha il doppio vantaggio di poter impressionare l’allenatore e di affrontare un avversario più stanco. Noi dobbiamo essere virtuosi in questo, forti come organico e concentrati sulla prestazione.
Il vantaggio di questa squadra è sentirsi uniti e consapevoli del proprio valore, indipendentemente dal minutaggio. Abbiamo tanta freschezza, tanta gioventù, ma il gruppo è variegato e mi piace vedere come si stiano unendo le diverse generazioni. Stiamo bene insieme.”
