“Per tutti era Mimmo, per noi Cancellè”. Cecere, l’ultimo saluto degli ex compagni e allenatori

A Nocelleto di Carinola i funerali dell'ex portiere prematuramente scomparso, portato in chiesa a spalla dai suoi ex compagni di squadra dell'Avellino

Funerale Cecere
3 Aprile 2023

Redazione - Autore

Raffaele Biancolino, Simone Puleo, Enzo Moretti, Vincenzo Riccio, Vincenzo Fusco, Gaetano Vastola, Luigi Molino. Ad accompagnare a spalla nella chiesa di Nocelleto di Carinola il feretro di Domenico Cecere c’erano loro, gli ex compagni di squadra con cui il portiere ha conquistato la promozione in Serie B con l’Avellino nel 2003 e nel 2005. Presente anche il direttore sportivo Luigi Pavarese, tanti altri ex compagni di squadra e una delegazione di tifosi dell’Avellino che a Cecere hanno dedicato un coro al termine delle esequie.

biancolino avellino
IMAGE foto Maurizio Di Ciuccio/Image Sport nella foto: esultanza gol Raffaele Biancolino

Cecere, la commozione di Riccio, Moretti, Vastola e Puleo. Biancolino: “Ho perso un fratello maggiore”

“Per noi non era Mimmo Cecere. Per noi era Cancellè. Il nostro cancello davanti alla porta. La nostra sicurezza” il ricordo di Raffaele Biancolino, che ha poi aggiunto: “Ho perso un fratello maggiore”. “Non riesco proprio a credere quanto sia ingiusta la vita. Ci mancherà tanto, è stato un amico di tante battaglie dentro e fuori dal campo” il pensiero che gli ha dedicato Moretti. Così distrutti dal dolore da non riuscire a parlare, come i famigliari di Cecere, gli altri ex compagni di squadra.

Da Pescara il pensiero commosso di Francesco Oddo: “Quando subentrai a Cuccureddu fummo contestati e Cecere non esitò due volte ad confrontarsi con i tifosi. Rientrati negli spogliatoi disse ai compagni di squadra che era il momento di tirare fuori l’orgoglio. E in finale playoff il 19 giugno 2005 battemmo in Napoli di De Laurentiis conquistando la Serie B.

Francesco Oddo

Cecere, il ricordo di Ignoffo e Vullo

In biancoverde Giovanni Ignoffo ha invece festeggiato la promozione diretta nel 2003 con Cecere a guardargli le spalle: “Disgrazie del genere ti fanno fermare su come viviamo, sempre presi dalle nostre dinamiche e routine. Sul senso dell’esistenza e della vita. Mimmo si faceva rispettare in campo e nello spogliatoio. Prima si chiudeva in sé stesso e poi trascinava tutti quando serviva. Lo avevo conosciuto da ragazzino ai tempi del Palermo. Ricordo che sentiva così tanto le partite da farsi venire delle macchie rosse sul viso, ma prima di scendere dal pullman urlava come un forsennato per caricarci”.

Toccante il commiato di Salvatore Vullo: “Prendemmo Mimmo dal Messina, era un ragazzo molto introverso e non ci avevano parlato bene di lui. Quando arrivò entrava a piedi uniti in tutte le discussioni. Ho capito che aveva solo bisogno di amore, di sentirsi amato e gli ho dato amore. Così che è diventato uno dei leader nello spogliatoio e in campo”.

Morte Cecere, l’incredulità di Criaco e Di Fabio: “Sarà strano non vederlo più rispondere sul gruppo whatsapp della Fermana”

Promosse in Serie B con il Messina nel 2001 attraverso gli spareggi promozione, conobbe Leo Criaco e con lui vinse la prima di tante battaglie: “Roba da perderci il sonno”. In serie cadetta con il Palermo nel 1993 e con la Fermana nel 1999 di cui era capitano Guido Di Fabio: “Ancora non riusciamo a capacitarci di ciò che è successo. Stamattina con i compagni della Fermana abbiamo inviato un telegramma di condoglianze. Mimmo era un ragazzo simpaticissimo, con noi ha avuto uno splendido rapporto. Sapere che non risponderà più ai messaggi nel gruppo whatsapp fa uno strano effetto. Ricordo che il Palermo già festeggiava, ma espugnammo Battipaglia col finale di 2-1 in rimonta e facemmo la storia. Insieme a Mimmo”.

A cura del corrispondente Marco Festa