Fabio Ceravolo, il bomber che ti aspetti. O che sognavi, specie se ti chiami Padova e se negli ultimi campionati sei stato una squadra priva di un vero e proprio terminale offensivo. Sette gol in quattordici partite, ma non solo: pure cinque assist per l’attaccante di Locri. Uno score che gli sta facendo dimenticare le difficoltà vissute nelle ultime stagioni.
Queste le sue parole dopo Piacenza-Padova, gara in cui ha segnato il gol del raddoppio e ha fornito a Jelenic l’assist per il tris: “Quando ti fanno sentire importante poi viene tutto più facile: sto ripagando in campo questa fiducia. La testa in questo sport è tutto”.
E Ceravolo sta dimostrando sul campo di essere sul pezzo: alzandola, la testa, anche quando le cose non andavano per il verso giusto. Come due settimane fa a Mantova, un deludente pareggio e le sue parole d’allarme nel fine gara: “Padova, no, così non va bene”.
E dopo la vittoria al Garilli? “Abbiamo dimostrato di non volerci accontentare – le parole di Ceravolo nel dopo gara – Essere 3-0 a metà ripresa significa aver interpretato bene la gara: abbiamo rischiato praticamente zero. Forse non saremo stati bellissimi, ma tremendamente efficaci sì”.
Mica vero, se permette: tutte e tre le marcature sono state pregevoli, e per lunghi tratti il Padova ha dominato il Piacenza con piglio da grande. “Conosciamo la nostra forza: oggi si è visto forse il miglior primo tempo, se teniamo questo ritmo in partita faremo molto bene. Dobbiamo essere sempre questi”. E Ceravolo sarà sempre il Ceravolo apprezzato in questo inizio di campionato? “Non mi fermo di certo oggi – conclude lui – Ho fatto sette gol e voglio continuare a segnare”. Padova aspetta, e continua a sognare.
A cura di Carlo Della Mea
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