Cesena, a tutto Caturano: “L’infortunio, i miei figli e il sogno Serie B”

Il bomber del Cesena si racconta: "Contro l'Ancona-Matelica una rivincita. E che coppia con Bortolussi".

Caturano
14 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Risponde puntualissimo al telefono, Salvatore Caturano. Appuntamento alle 18:20, pochi convenevoli e ci apre subito le porte del suo Cesena. Lui, leader e trascinatore, in campo e fuori. Che ha assaporato tutte le categorie, e ha trovato in C la sua dimensione. Con quasi 100 gol, è uno dei marcatori più prolifici del campionato tra quelli in attività. E ora vuole portare in alto i bianconeri.

Cesena, Caturano: “La sconfitta col Modena una chiave di volta”

Nel commentare l’inizio di stagione non ha dubbi: “Siamo partiti bene. All’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà nell’esprimere nostro gioco sui livelli dell’anno scorso. Siamo stati meno belli ma comunque efficaci”. L’unico neo la sconfitta nel derby con il Modena: “E’ una partita molto sentita qui, ci è dispiaciuto non averla ripresa nel secondo tempo, nonostante le occasioni e gli spazi che abbiamo trovato. Ma siamo usciti a testa alta, perché proprio in quell’occasione abbiamo ritrovato il nostro gioco”.

“Che rivincita contro l’Ancona Matelica”

La vittoria contro l’Ancona-Matelica ha lanciato il Cesena al secondo posto nel girone B, a tre punti dalla Reggiana: “Abbiamo esultato molto in spogliatoio. È stata una rivincita, perché lo scorso anno siamo usciti ai play-off proprio contro di loro, in una partita rocambolesca persa negli ultimi secondi. Vincere con le nostre giocate è stato fantastico”. Ottenuti i tre punti, i bianconeri ora volano alto e vedono la vetta: “La Serie B sarebbe un sogno, certo, ma lo teniamo nel cassetto. Una piazza come questa merita palcoscenici importanti. Però ora dobbiamo solo pensare a fare bene partita dopo partita, con i piedi ben piantati a terra”.

Cesena, Caturano: “La B per coronare un sogno partito dal basso”

Caturano, 31 anni e una carriera iniziata nella stagione 2006-07 ad Empoli, la B l’ha assaporata più volte, ma mai da protagonista (solo 14 presenze in 4 stagioni): “Sarebbe bellissimo tornarci. Ho vinto due campionati di C, con il Lecce e con l’Entella. La promozione qui a Cesena sarebbe il coronamento di un sogno: sono arrivato due anni fa, con una società che ha fatto tanti sacrifici, rilevando il club dal fallimento. Ci proverò e ci proveremo: vogliamo goderci il momento e cercare di fare qualcosa di straordinario assieme”.

Il prossimo passo verso il grande sogno si chiama Vis Pesaro: “Ci stiamo preparando bene alla sfida: è un avversario che ha tanti giovani interessanti e dovremo stare attenti a non farci prendere da troppo entusiasmo. Li affronteremo come se fossero una squadra che punta a vincere il campionato. In questi giorni stiamo cominciando ad analizzare la gara, dopo il day off di lunedì che ho passato con i miei figli facendo lunghe passeggiate”.

Famiglia, cuore e l’infortunio

Si chiamano Mattia e Federica. Hanno 10 e 9 anni. E, parlando dei suoi due migliori gol, bomber Caturano ci apre le porte del suo cuore: “Sono diventato papà giovanissimo, non avevo nemmeno 21 anni”. Il cammino da papà-calciatore, così giovane, non è stato facile: “Ho cambiato la mia vita radicalmente, ma oggi, con i ragazzi che crescono e che iniziano a cercare i loro spazi, io e mia moglie ci stiamo finalmente godendo la nostra gioventù, trovando più spesso l’occasione di uscire assieme”. I due “piccoli” sono già degli sportivi: “Lei ama danzare, lui gioca a pallone e spero possa un giorno seguire le orme del papà. Ne sarei molto contento, poi ovviamente è libero di fare ciò che vuole, ma mi farebbe certamente felice”. A proposito, l’orologio ci ricorda che rimangono solo cinque minuti di chiacchierata: “Alle 18:45 ho un impegno”. Quale? “Devo andare a prendere mio figlio agli allenamenti”. Giusto appunto.

Ma torniamo al campo: con 3 gol in 8 presenze, Caturano sembra rinato, dopo un brutto infortunio (con ricaduta) che l’ha tenuto fermo per cinque mesi la scorsa stagione: “È stato un incubo. Avevo iniziato il campionato molto bene: 2 gol nelle prime 4. Poi però ho avuto due strappi consecutivi nello stesso punto. Ho giocato per un periodo con la paura di potermi fare male di nuovo, ma ora sono libero, e voglio dare il massimo per aiutare i giovani a crescere, e riportare questo Cesena dove merita”. E cioè in B.

La coppia-gol Caturano-Bortolussi

L’addizione Caturano + Bortolussi dà come inevitabile risultato il gol: “Con Mattia c’è grande feeling. Oltre che un grande attaccante è un uomo vero, un amico. Lo scorso anno è stata una scommessa vinta del direttore Zebi, quest’anno punta a confermarsi e può arrivare ad altissimi livelli. Speriamo di proseguire assieme per tanto tempo”. Questa coppia-gol ne ricorda un’altra, in cui Salvatore era protagonista, “quella con Torromino, al Lecce. Era reduce dalla promozione dalla B alla A con il Crotone, e ha avuto l’umiltà di scendere in C, guadagnando poi una promozione”. Umiltà e sacrificio che Caturano ha rivisto anche in Simone Missiroli, lo scorso anno in B alla SPAL, ora a Cesena: “E’ un ragazzo d’oro, parla poco e dà l’esempio. Ha portato professionalità e si è calato totalmente nella parte del giocatore di C. È un elemento fondamentale per questo gruppo”.

Segreti e riti

Il tempo stringe e ci dobbiamo salutare, non prima, però, di parlare dello spogliatoio e dei suoi segreti. “Dopo i pareggi con Imolese e Gubbio, non soddisfatti del ‘punticino’, abbiamo ascoltato il discorso di Viali e la mentalità da grande squadra che ci ha trasmesso è stata la chiave per tornare a giocare come sappiamo”. Ma non solo: in squadra c’è un rito che Caturano ci svela: “Prima di ogni partita ci riuniamo in cerchio. Prima parlo io, poi urliamo per darci la carica. E così affrontiamo le gare al massimo”. Quando si dice che il successo passa dalle piccole (grandi) cose.

A cura di Luca Bendoni

Photo credits: Cesena Calcio