Chakir, il destino scritto tra Pineto e Ascoli

Chakir - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com
Chakir e il gol al passato nell’ultimo turno di campionato Del Duca, la cronaca di un cerchio che si chiude
Ci sono storie di calcio che sembrano uscire direttamente dalla penna di un romanziere. Quella di Chakir è una di queste. L’attaccante marocchino, classe 2000, ha vissuto in pochi mesi un intreccio che ha il sapore del paradosso e la bellezza delle coincidenze impossibili. Il suo ultimo gol con il Pineto risaliva al 17 agosto 2025, in Coppa Italia di Serie C contro l’Ascoli. Poi il mercato, la scelta di cambiare aria e il trasferimento proprio in bianconero.
Ieri sera il destino ha bussato ancora alla porta: Ascoli-Pineto, stessa cornice, stessi colori in campo ma su di lui una maglia diversa. E Chakir non ha perso l’appuntamento. Il tabellino segna nuovamente il suo nome, quasi a voler chiudere un cerchio disegnato dal calendario e da una trama che nessuno avrebbe potuto immaginare.
Il gol, oltre al suo peso tecnico, diventa un simbolo. È come se il campo del Del Duca fosse la pagina preferita del suo diario calcistico, quella su cui lasciare le firme più importanti.
E nell’era delle statistiche infinite, questa è la più curiosa: due gol consecutivi a distanza di mesi, segnati contro la stessa squadra… ma con la maglia opposta. Roba da raccontare negli spogliatoi, da citare nei talk calcistici e da ricordare a lungo nei bar sport.
Le sliding doors del calcio
Il calcio, si sa, vive di sliding doors. Se Chakir fosse rimasto al Pineto, forse avrebbe cercato il bis contro l’Ascoli con la stessa maglia di agosto. E invece il mercato ha cambiato le carte in tavola, scrivendo un copione alternativo: gol contro i vecchi compagni. Una beffa per qualcuno, un destino per altri.
E non è solo questione di coincidenza: è la dimostrazione che spesso i numeri e le date raccontano più di mille aggettivi. Chakir ha trasformato il passaggio di squadra in una narrativa personale che sembra costruita apposta per i titoli di giornale.

Chakir e il bello del calcio
C’è una bellezza speciale nelle storie che non arrivano dai palcoscenici della Champions League ma dai campi di Serie C, quelli dove il calcio si intreccia con il sudore e la passione autentica. Chakir, con questa sua doppia firma, ci ricorda che non serve uno scenario patinato per vivere favole sportive.
E la morale è semplice: il pallone, ogni tanto, decide da sé chi deve brillare e quando. Ieri ha scelto Chakir, facendolo tornare protagonista contro chi era stato il suo mondo fino a pochi mesi fa. È la magia più pura del calcio, regalare intrecci che nessuna sceneggiatura scritta dall’uomo saprebbe rendere così perfetti.
