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Champions League, l’Hamrun Spartans di Modica fa la storia: servono 28 rigori per superare i preliminari

giacomo modica in conferenza stampa

giacomo modica - gdm

Una pagina di storia

Ci sono storie che nascono nel silenzio, lontano dai riflettori, e che proprio per questo brillano ancora di più. È il caso dell’Hamrun Spartans, che in una calda sera di luglio ha scritto la più bella pagina della propria storia. Una favola moderna, con protagonisti sconosciuti ai grandi palcoscenici, ma animati da un cuore immenso.

Martedì 15 luglio, a Malta, è accaduto qualcosa di straordinario. Gli Spartans, sconfitti 2-0 all’andata dai lituani dello Zalgiris, hanno rimesso tutto in equilibrio nei 90 minuti, resistito ai supplementari, e poi si sono affidati alla roulette più crudele e affascinante del calcio: i calci di rigore. Ventotto tiri dal dischetto, un botta e risposta estenuante, un duello infinito che si è chiuso sull’11 a 10. Ed è lì, in quell’ultimo pallone che si infila in rete, che l’Hamrun ha trovato la sua gloria.

Un’impresa che non appartiene solo al club, ma a tutta l’isola. E come in ogni fiaba che si rispetti, c’è un condottiero, un cavaliere venuto da lontano: Giacomo Modica, siciliano di Mazara del Vallo, da poco più di un mese sulla panchina maltese, ha già regalato ai suoi uomini la prima, storica qualificazione al secondo turno preliminare di Champions League.

È solo l’inizio, certo. Ora arriva la Dinamo Kiev, gigante d’Europa. Ma l’Hamrun Spartans, con il suo cuore pulsante e l’anima del suo condottiero italiano, non ha alcuna intenzione di smettere di sognare. Perché alcune favole, anche nel calcio, sanno nascere nei luoghi più inattesi. E durare più di una notte.