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Cioffi: dalla C alla panchina dell’Udinese

Quella di Gabriele Cioffi è la storia di un uomo che nella sua vita le cose se le è dovute conquistare. Da giocatore e da allenatore. Dalla Serie C alla Serie A. Dalla League Two alla, ancora una volta, Serie A. Un percorso fatto di sacrifici, di rincorse e di maratone. Sì, maratone. Perché il neoallenatore dell’Udinese di salti improvvisi non ne ha mai fatti. Il suo è sempre stato un tragitto contrassegnato dalla gradualità. Da piccoli passi che, uno dopo l’altro, hanno costruito un grande cammino. “Volere è potere”, raccontava tempo fa a Gianlucadimarzio.com. Un percorso, il suo, partito dal basso. Un percorso che ha voluto e che si è costruito. Partita dopo partita. Panchina dopo panchina. Lavoro e tempo. Dalla Serie C alla panchina dell’Udinese: la storia di Daniele Cioffi.

Cioffi: dalla Serie C all’esordio in A con l’Udinese

Toscano di Firenze. Classe 1975. Cioffi cresce nella Sestese, squadra di Sesto Fiorentino. Ed è con questa maglia che nella stagione 92/93 fa il suo esordio nel mondo della prima squadra in Serie D. Nel 1997 la sua prima conquista: il professionismo, con il Marsala in C2. E poi, passo dopo passo, come insegna la sua storia, la salita fino alla Serie A. Dopo due anni allo Spezia, arriva ad Arezzo, dove esordisce in C1. Taranto e poi le promozioni con Novara e Mantova. Con la squadra piemontese sale dalla C2 alla C1. Con il Mantova dalla terza divisione alla Serie B, con Hubner come compagno di squadra. Nell’anno di B viene sconfitto nella finale playoff contro il Torino. Proprio quel Torino che l’anno dopo lo acquisterà e con cui farà il suo esordio nella tanto sognata Serie A. Gli scherzi del destino. Fiore, Rosina, Barone, al suo fianco. L’anno successivo torna in B all’Ascoli. Poi Albinoleffe e, infine, i due anni al Carpi in C.

Cioffi in panchina: dalla League Two alla Serie A

Dal campo alla panchina. I valori e le idee sempre le stesse. Il percorso da (vice) allenatore inizia proprio dove la carriera da calciatore era finita, a Carpi. Un continuum naturale. Un passaggio nel suo percorso. Poi la prima vera avventura da allenatore al Gavorrano. Ma la sua strada prende una piega diversa. Una piega internazionale.

E domenica eccola che torna. La Serie A. Avversario, il Milan di Pioli. Un battesimo di fuoco contro la capolista vogliosa di riscattarsi dopo l’uscita dall’Europa. Ma Cioffi ha davanti a se l’occasione che aspetta da una vita, e certamente non vuole sprecarla. Anche perchè, a lui le sfide difficili piacciono, d’altronde è sempre il Cioffi che ha eliminato dalla EFL Cup il Norwich con un club di quarta serie (il primo della storia del campionato ad eliminare una squadra di Premier League). Lo spirito è quello giusto, il Milan è avvisato.

Redazione

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