Cittadella, Iori: “Dobbiamo liberarci di questo blocco, possiamo fare molto meglio”

Manuel Iori, allenatore del Cittadella - credit: Davide Boggian
Il prossimo avversario del Cittadella è il Lumezzane. Iori interviene alla vigilia del match sul momento delicato dei veneti.
C’è chi può godere dell’ottimo avvio, chi si deve confrontare con delle difficoltà. Il Cittadella abbraccia con amarezza la seconda alternativa: tre sconfitte consecutive, quattro punti in graduatoria e la momentanea zona playout.
Alla vigilia del turno infrasettimanale contro il Lumezzane valido per la sesta di campionato, Manuel Iori sostiene che ci siano delle complessità a livello mentale. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore riportate da PadovaOggi: “Le difficoltà principali sono nella testa. Anche nell’ultima gara (riferendosi alla sconfitta contro l’Union Brescia) abbiamo costruito situazioni importanti, ma non siamo riusciti a concretizzarle”.
“Dobbiamo liberarci di questo blocco e ritrovare fiducia, perché sappiamo di poter fare molto meglio. In questi momenti contano unione e compattezza più di ogni altra cosa”.
“Se vai subito sotto, tutto si complica. Anche nell’azione che ha deciso la partita contro l’Albinoleffe bastava leggere meglio qualche uscita. A volte cerchiamo di fare troppo, quando servirebbe più equilibrio”, conclude.

Il Lumezzane e la possibile formazione
L’avversario da battere e che consente al Cittadella di cambiare rotta si chiama Lumezzane. Ecco cosa richiede Iori ai suoi: “Voglio vedere intensità e aggressività fin dai primi minuti. Dobbiamo migliorare nella fase offensiva: creiamo tanto ma sfruttiamo poco. Pensiamo solo a noi stessi e alla nostra crescita, senza distrazioni”.
E su un’ipotetica formazione iniziale, risponde: “Dipenderà da come recupereranno tutti. Negli ultimi giorni abbiamo avuto diversi casi di febbre: Rizza ha avuto anche problemi intestinali, e non erano al meglio nemmeno Rabbi e Barberis. Casolari non stava bene e Diaw deve ancora ritrovare la condizione. Le scelte saranno fatte solo all’ultimo, anche in relazione alle condizioni fisiche dei ragazzi”.