L’Ancona Matelica pareggia 2-2 contro la Viterbese ma a fine gara sia Colavitto sia la DG Roberta Nocelli difendono il lavoro della squadra. Una vera e propria rivelazione del girone, una neopromossa che si è conquistata la permanenza nella categoria al primo anno e ora vuole ancora di più: i playoff. Una squadra rifondata e formata da tanti giovani, gli stessi che hanno permesso di conquistare quei 47 punti di oggi e su cui Colavitto è tornato nel post partita.
“Stavamo vincendo, poi non so cosa è successo. Eravamo in pieno controllo, cosa volete che vi dica? Non voglio mancarvi di rispetto, capisco il vostro lavoro, però gli episodi sono importanti e determinano le partite. Sia la Viterbese sia l’Ancona Matelica si stanno giocando tanto, loro per la salvezza, noi per i playoff, e il tasso emotivo della partita era davvero alto. Cosa volete che vi racconti? So solo che alleno dei ragazzini che hanno portato 47 punti a questa città – ha spiegato l’allenatore in conferenza -.
Questi ragazzini li hanno portati sudandoli. Anche oggi si sono messi in campo e hanno sudato la maglia, cercando di portare a casa i tre punti in tutti i modi. Poi ci sono stati gli episodi. Ho sempre difeso gli arbitri, li ringrazio per tutto quello che fanno. Ma non posso commentare la tecnica o la tattica, cosa volete che vi commenti? Il gol in fuorigioco? Scrivete voi, giudicatemi, vedete voi. È la prima volta in carriera in cui non mi sento di parlare, ci sono cose che dovrei dire ma non le dico”
A fine gara, anche la direttrice generale del club, Roberta Nocelli, ha commentato la partita. E attraverso il suo profilo Facebook ha spiegato: “Ci sarebbe stata bene una bella vittoria in casa e invece ci prendiamo un punto. Ma almeno ho imparato che non è vero che è goal quando l’arbitro fischia e insieme al guardalinee corrono verso il centro campo.
A parte questa che è una battuta, nemmeno tanto simpatica, noi siamo andati a prendere due reti in 5 minuti subito dopo, quindi ovvio che il mea culpa siamo noi a doverlo fare, senza alibi come sempre. Io vi leggo tutti con piacere anche chi muove critiche che fanno parte del calcio e che io rispetto. Abbiamo 47 punti che piaccia o meno li abbiamo fatti con merito, con il lavoro, con il sudore delle maglie e ogni volta non ci mancano le motivazioni.
Poi si può non accettare il verdetto del campo, ma io resto sempre orgogliosa del percorso e allo stesso tempo so bene che non si deve mollare di un centimetro, mancano ancora partite importanti. Mi è piaciuto lo smanicato di Canil, soprattutto perché si vede meglio il Cavaliere rispetto al mio che è rosso. Nel calcio non ci si ferma mai, quindi nemmeno domani”.
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