Cosenza, Buscè: “L’errore sul gol è stato di superficialità, ma non bisogna crocifiggere Langella”

Antonio Buscè, allenatore del Cosenza, credit: Cosenza Calcio /
Le parole dell’allenatore del Cosenza, Buscè
Il Cosenza esce sconfitto dalla sfida contro il Foggia, valida per la 16ª giornata del girone C di Serie C. Una serata amara per Luca Garritano, protagonista involontario della sconfitta. Il trequartista è stato al centro di due errori fatali dal dischetto che hanno segnato il destino della squadra, con il Foggia che ha sfruttato al meglio l’occasione per portarsi a casa i tre punti.
Al termine della sfida si è presentato in conferenza stampa l’allenatore del Cosenza, Buscè che ha commentato la sfida e non solo. “C’è stato un errore sul primo gol“. Con queste parole inizia l’analisi dell’allenatore. “Il calciatore può sbagliare e in mezzo a quel campo lì può capitare. Sicuramente è stato un errore di superficialità e bastava un uomo, così come accaduto, con Langella che ha poi sbagliato l’appoggio e favorito il coast-to-coast di D’Amico”.
Prosegue: “Langella ha fatto un errore che non si può prevedere e può capitare. Non va data la croce addosso al calciatore. Il calcio è questo e c’è rammarico per la brutta sconfitta. Le partite vanno giocate, gestite in maniera diversa, aggredite. Ci sono tante colpe nostre. Dovevamo gestire bene il pareggio e non perdere, perché avevamo troppa voglia di vincere la partita. Un punto forse non avrebbe cambiato nulla ma avrebbe cambiato mentalmente, perché in una partita brutta, in cui niente era girato a favore, sarebbe stato importante. Abbiamo preso gol all’inizio e alla fine e una squadra che vuole prendere determinati obiettivi non può farlo”.
L’allenatore del Cosenza, Buscè, prosegue analizzando la partita: “Non è stata una grande partita sotto certi aspetti. Abbiamo sempre cercato di fare la partita, con il Foggia chiuso negli ultimi 35 metri ed eravamo consapevoli che avremmo potuto concedere ripartenze. La squadra ha creato situazioni importanti, anche con tiri rimpallati. Sapevamo che il Foggia aveva una classifica deficitaria e avrebbe fatto questo tipo di partita. Il gol ci ha portato a fare un match completamente diverso e l’approccio giusto deve essere tenuto per 100′, non solo per 10′. Questa partita va tolta subito dalla nostra testa e va voltata pagina. Io non ero mai venuto qui a Foggia ma so che è una piazza che ha storia vera alle spalle. Negli ultimi anni ci sono dei problemi che fanno male al calcio. Immaginare uno stadio pieno sarebbe stata tanta roba. Sembrava di essere tornati ai tempi del Covid a inizio partita“.
A conclusione: “Come ogni fine partita ci siamo riuniti in cerchio. Ho visto rammarico in Garritano. Si è preso delle responsabilità e va dato merito anche a Perucchini che gli ha parato il secondo rigore. Lui è un portiere esperto ed è stato bravo a pararlo. Garritano ha chiesto scusa a tutti ma gli ho detto che non doveva farlo perché non aveva fatto niente di male, ora deve solo alzare la testa e andare avanti“.
