Cosenza, Buscè: “Mandato un segnale forte alla piazza, sarebbe bello rivedere il “Marulla” pieno”

Antonio Buscè, allenatore del Rimini - credit: Rimini Football Club
Le dichiarazioni dell’allenatore del Cosenza al termine della gara con il Catania.
Il Cosenza travolge con un netto 4-1 il Catania e si aggiudica il big match della 4a giornata del Girone C. Prima vittoria in stagione per i rossoblu che salgono a 5 punti ed entrano in zona playoff. Nel post-partita l’allenatore dei calabresi Antonio Buscè, soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, ha voluto sottolineare l’importanza del gruppo: “Il gruppo è sacro. Il singolo si esalta solo se funziona il collettivo. Dal ritiro estivo stiamo lavorando per costruire questa mentalità e oggi i ragazzi hanno dimostrato di essere legati alla maglia, correndo uno per l’altro. Non era facile, ma hanno dato un segnale forte alla piazza“.
L’allenatore ex Rimini si è poi soffermato sulla prestazione della squadra e sul cambio di modulo: “Già contro la Salernitana non meritavamo la sconfitta. Oggi invece abbiamo affrontato una squadra più quadrata e siamo riusciti a vincere con merito. Questo è frutto del lavoro quotidiano, della fiducia reciproca e della leggerezza mentale che cerchiamo di trasmettere ai ragazzi. Non bisogna avere paura di cambiare modulo. In base alle caratteristiche dei giocatori sappiamo adattarci. Contro il Catania era fondamentale il sacrificio degli esterni e la disponibilità dei centrocampisti, che hanno interpretato al meglio la gara. Quando c’è questa mentalità, puoi coprire bene il campo e affrontare chiunque”.
Sul Catania: “Avevo detto ai ragazzi che il Catania è una squadra costruita per vincere il campionato, con giocatori di spessore e cambi di livello. Ma non era impossibile affrontarla. Ho chiesto ai miei di giocare con coraggio, concentrazione al massimo e soprattutto con spirito di gruppo. Oggi hanno dimostrato di essere uniti e di avere un’identità“.
Infine Buscè ha voluto mandare anche un messaggio alla tifoseria: “So che c’è un clima difficile intorno alla società, ma io ho chiesto al gruppo di isolarsi da queste dinamiche. L’unica medicina è il campo: entusiasmo, sacrificio e risultati. Sarebbe bello rivedere presto il Marulla pieno, perché questi ragazzi meritano il sostegno della gente”.