Cosenza, ecco il nuovo San Vito-Marulla: presentato il progetto di restyling

Stadio San Vito-Marulla di Cosenza - www.lacasadic.com
Giornata importante in casa Cosenza con la presentazione del progetto per il restyling del nuovo San Vito-Marulla.
Nella giornata di oggi, venerdì 24 ottobre, è andata in scena la presentazione ufficiale presso il Salone di Rappresentanza del Comune di Cosenza del progetto per il restyling dello stadio “San Vito-Gigi Marulla“. Piano di rifacimento totale che coinvolgerà tutti i settori e anche la zona esterna.
Hanno partecipato il sindaco Franz Caruso, l’assessore ai Lavori Pubblici Damiano Covelli, l’architetto Riccardo Cefarelli e Salvatore Modesto, dirigente del Settore Infrastrutture del Comune. L’investimento di 7 milioni di euro è stato ricevuto dalla Regione Calabria, insieme ad altri fondi pubblici e privati che arriveranno per completare l’intera opera dentro e fuori dallo stadio. Tra le novità, campo a soli 6 metri e mezzo di distanza dagli spalti, una novità assoluta per uno stadio che ha oltre 60 anni di storia.
I lavori, salvo colpi di scena, dovrebbero iniziare al termine dell’attuale stagione calcistica e verranno divisi per zone con l’utilizzo di pannelli solari: prima le nuove curve entro due anni, un’area pubblica esterna denominata Lupo Village, ami parcheggi, un teatro, un parco commerciale e un hotel.
Come detto, si inizierà dalla curve. Il progetto punta ad avvicinare la Curva Sud “Bergamini” e la Curva Nord “Catena” a meno di otto metri dal terreno di gioco: 6,5 metri separeranno gli spalti dal rettangolo di gioco. Si arriverà ad una capienza massima di poco più di 20mila persone (20.100 per la precisione), sempre procedendo con i lavori per gradi.
Caruso: “Stadio del Cosenza progetto ambizioso”
Nel corso della presentazione, sono arrivate anche le parole del sindaco Caruso: “Dopo un po’ di tempo i tifosi chiedevano, oggi arrivano le risposte. Sì, è un progetto che avevamo avviato già da tempo e che oggi vede finalmente la luce. È un progetto ambizioso che però è in linea con quella che è la mia volontà di non aprire cantieri che poi restano illimitatamente aperti. Voglio aprirli e chiuderli e il progetto che oggi presentiamo è quello di uno stadio che si può realizzare a step. Sarà realizzato a cavallo dei due campionati, avremo le curve vicino al terreno di gioco, con naturalmente altre infrastrutture esterne che saranno conseguenze di questi lavori che partiranno e che vedranno impegnate la somma che abbiamo ricevuto dal Cipess.
Si spera in un intervento privato per realizzare questa opera, che è fondamentale per il recupero dell’area di via degli stadi, in vista di un nuovo svincolo autostradale. Sebbene la gestione dello stadio sia vincolata al Cosenza calcio, ci sono possibilità di utilizzo anche per altre società. Si parla anche di altri investitori per supportare il progetto. Sebbene la gestione dello stadio sia vincolata al Cosenza calcio, ci sono possibilità di utilizzo anche per altre società. Si parla anche di altri investitori per supportare il progetto. Far tornare il i tifosi allo stadio? È necessario che ci sia uno stravolgimento societario. Auspico che questo possa possa avvenire per avere una pacificazione nella nello sport. Lo sport deve unire. Mi trovo in sintonia con quello che ho sempre sostenuto e con quello che vogliono i tifosi. Ribadisco la mia convinzione da sempre: non ci sarà questo cambio al vertice perché secondo me l’attuale proprietà non venderà“.

Nuovo San Vito-Marulla, i costi
I 7 milioni (7.2 per la precisione) ovviamente non basteranno per il completamento dei lavori. Saranno infatti necessari altri fondi, con contributi da parte di investitori privati o tramite altre forme di finanziamento, come ribadito anche dal sindaco in conferenza stampa.
Queste le sue parole: “Sette milioni di euro non sono certo pochi, ma non bastano per realizzare uno stadio completamente nuovo. Il mio impegno è quello di proseguire nel percorso volto ad attrarre nuove forme di finanziamento, così da poter inserire il San Vito-Marulla tra le strutture più moderne e funzionali del Mezzogiorno d’Italia”.
