Crotone, Longo: “Umiltà e ambizione, questa è la chiave. Foggia? Mi auguro che torni presto dove meriti”

Emilio Longo in conferenza stampa / cdc / www.lacasadic.com
Le parole di Longo
Seconda vittoria consecutiva per il Crotone che agguanta così momentaneamente il terzo posto in classifica. La squadra di Longo per il secondo match consecutivo ha siglato tre gol mantenendo la porta inviolata, e dando un ulteriore dimostrazione di forza.
A fine gara Longo è intervenuto ai microfoni della sala stampa, dove ha elogiato la prestazione dei suoi spendendo però belle parole anche per i suoi avversari: “Guardando solo il risultato sembra una vittoria facile, ma non lo è stata. L’approccio di entrambe le squadre è stato positivo.”
“Noi siamo stati pazienti e intelligenti nel leggere le situazioni, adattandoci alle variazioni tattiche del Foggia che ha cercato di occupare meglio gli spazi centrali. La differenza l’ha fatta la capacità dei miei ragazzi di vincere i duelli individuali e mantenere sempre coperture preventive efficaci. Il duello su Silla è stato decisivo, lì siamo riusciti a non scoprirci e a contenere gran parte delle azioni pericolose.”
“Le due parole che ho consegnato alla squadra sono state umiltà e ambizione. Sembrano opposte, ma in realtà si completano: chi è umile sa mettersi alla pari degli altri, ma l’ambizione ti spinge ad andare oltre. Le classifiche in questa fase contano poco: come nel ciclismo, ciò che conta è la maglia dell’ultima tappa. Dobbiamo restare concentrati sul nostro percorso, senza distrazioni”
Gli episodi e la prestazione e dei singoli
Certamente tra i più propositivi della partita c’è Zunno, autore di una grande prova come sottolineato da Longo: “Sta disputando un campionato importante e oggi ha raggiunto il suo massimo storico di reti. È un giocatore che riesce a coniugare equilibrio difensivo e incisività offensiva. Mi auguro che continui così, perché ha tutte le qualità per lasciare la Serie C.”
Sugli episodi si è poi espresso l’allenatore: “Un rosso forse esagerato, ma da quell’episodio abbiamo tratto un insegnamento: anche in inferiorità numerica la squadra ha continuato a creare occasioni, mostrando spirito di sacrificio e compattezza. Sono questi momenti che fanno crescere un gruppo. Abbiamo cambiato oltre il 50% della rosa, ma il lavoro del direttore e la disponibilità dei ragazzi stanno facendo la differenza. Oggi tutti si sentono parte del progetto, e quando metti davanti il “noi”, l’“io” trova naturalmente spazio.”
“Mi auguro che questo sia il Crotone che vogliono tutti, quello che lavora con sacrificio, rispetto e desiderio di crescere insieme. È così che si costruiscono stagioni importanti”.

L’aneddoto su Delio Rossi e il ricordo del Foggia
Il ritorno allo Zaccheria di Longo ha fatto affiorare vecchi ricordi all’allenatore del Crotone: “Allenarmi qui mi ha riportato alla mente i fasti di una piazza che ha fatto scuola con il calcio di Zeman e che oggi, con Delio Rossi, ne mantiene lo spirito. Mi auguro che Foggia possa tornare presto ai livelli che merita: certe identità calcistiche non devono andare perdute.”
E su Delio Rossi: “Da ragazzo lo aspettavo a bordo campo, ricordo la sua abitudine di restare in panchina a fumare dopo le partite. Anche dopo una sconfitta, come quel Salernitana–Chievo, il pubblico lo applaudiva perché riconosceva l’identità del gioco. Rossi ha creato empatia con l’ambiente, una dote rara nel calcio moderno”.