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Tra ambizioni future e magie del passato, Cuppone: “Cresciuto con Del Piero, credo alla B a Cerignola”

In vista dei playoff, l’attaccante si racconta ai nostri microfoni tra obiettivi, affetti personali, idoli del passato e pareri sul percorso dei gialloblù.

“Siamo una squadra forte e possiamo fare bene in questi playoff”. Lo sottolinea più volte Luigi Cuppone, attaccante dell’Audace Cerignola, nel corso della chiacchierata a LaCasadiC.com, a dimostrazione della compattezza, della fame e delle ambizioni in casa gialloblù. Convinzione, determinazione, concretezza, ma anche e soprattutto umiltà, calma e mentalità per il classe ’97, che ai nostri microfoni si racconta a 360 gradi e si augura di essere l’uomo decisivo da qui al prossimo mese: “Spero di far gol e portare la squadra alla vittoria finale”.

L’auspicio è quello di arrivare più in alto possibile facendo intanto sognare un intero popolo (“Crediamo alla promozione, salire in B con l’Audace sarebbe il momento più bello della mia carriera”), ma al contempo c’è una certa dose d’esperienza che contraddistingue il giocatore salentino, consapevole delle insidie che possono nascondere i playoff. Lui gli spareggi promozione, infatti, li ha già giocati diverse volte in carriera e sa che un aspetto quale quello fisico può risultare decisivo: “Ci sono tante società forti,  quindi occorre essere forti mentalmente, ma soprattutto fisicamente perché si giocherà ogni tre giorni. Arrivati a questo punto ci credono tutti”.

Quel lasso di tempo di tre giorni, riguarderà da vicino l’Audace a partire da metà maggio, quando gli uomini di Raffaele si ritroveranno ai nastri di partenza domenica 18 a partire dai quarti di finale. Sarà da qui che avrà inizio la post-season del Cerignola, intenzionato a far bene, a sorprendere e a cullare quel sogno Serie B, chissà, fino alle prime due domeniche di un caldo mese di giugno. In tutti i sensi.

Anche perché lo stesso Cuppone ha una voglia matta di tornare in campo e riprendersela una finale che gli è stata tolta allo scadere: “Il ricordo più bello è quello di Pescara, quando segnai in semifinale. Purtroppo ci pareggiarono al 96′, quindi spero di rivivere quell’emozione positivamente perché è un ricordo che ho in testa”. Già, ricordi. I ricordi che riaffiorano la mente dell’attaccante gialloblù, però, sono anche quelli dei primi anni 2000. Il Luigi bambino, infatti, osservava già in tv una leggenda del calcio italiano di quei tempi: “Sono cresciuto guardando i video di Del Piero, lui è stato un grande calciatore e una bandiera. È il mio idolo”.

“Possiamo giocarcela con chiunque, siamo forti e crediamo alla promozione”

L’attaccante dell’Audace Cerignola Luigi Cuppone ricorda innanzitutto la gioia del ritorno al gol e analizza la stagione fatta sin qui: “Sto bene, l’infortunio l’ho superato e son contento di essere tornato subito in forma. L’emozione del gol al Monopoli dopo tanti mesi, infatti, è stata bellissima e indescrivibile. Riguardo la stagione siamo soddisfattissimi di quanto fatto, anzi, come sappiamo c’è stato anche un momento in cui abbiamo rischiato di vincerlo il campionato. Ora, però, vogliamo ripartire da lì. Dobbiamo ritrovare la carica per fare qualcosa di bello e metterci in testa l’obiettivo dei playoff perché siamo forti e possiamo far bene. La nostra forza? Il gruppo e la continuità. Di partita in partita abbiamo acquisito consapevolezza e forza e nello spogliatoio ci siam sempre detti che ci sentivamo sempre più forti. Col tempo siamo diventati una grande squadra, ma i punti che ci hanno tolto e che avevamo fatto sul campo ci hanno un po’ destabilizzato”.

Idee chiare, esperienza e mentalità nelle corde del bomber gialloblù: “In queste settimane prepareremo le partite pensando a noi stessi, dobbiamo mantenere la nostra identità avuta durante la stagione. Se pensiamo a quanto di buono fatto sin qui, posso dire che sarà dura per tutti. Crediamo alla promozione perché abbiamo capito che siamo una squadra forte e quindi ovviamente arrivati fin qui ci credi. Ci sono tante società forti e tante piazze belle, quindi diciamo che una volta arrivati ai playoff chi arriva bene sia mentalmente che fisicamente alla lunga può vincerli. Pensiamo a noi, che siamo una delle squadre più forti. Daremo filo da torcere e possiamo giocarcela con chiunque. Dico questo perché l’abbiamo dimostrato tutto l’anno e siamo stati continui durante tutta la stagione, quindi secondo me possiamo fare molto bene”.

Il sogno Serie B con l’Audace, la città e l’importanza della famiglia

L’ex Pescara, poi, si lascia andare a una promessa e non nasconde i propri sogni e ambizioni: “A Cerignola ho subito percepito il calore della piazza. I tifosi mi hanno accolto con grande piacere e questo l’ho apprezzato tanto. Spero, nonostante l’infortunio, di aver ripagato il loro affetto nel mio piccolo. A loro prometto che lotterò sempre su ogni pallone e in ogni partita. Io e tutta la squadra faremo di tutto per sognare tutti insieme. Una promessa in caso di promozione? Se Salvemini ha già detto del tatuaggio lo dico anch’io. Come detto, è un sogno che vorremmo realizzare, quindi faremmo qualcosa di speciale tutti insieme. Il mio sogno nel cassetto è proprio quello di tornare in Serie B, magari con la maglia del Cerignola ed essere un protagonista. In cadetteria vi ho già giocato a Vicenza e a Cittadella. In particolar modo, a Cittadella vi ho giocato per sei mesi, ma non son riuscito ad essere un protagonista. Salire in B con l’Audace sarebbe il momento più bello della mia carriera, un vero e proprio capolavoro”.

Città, famiglia e spogliatoio. Chi è Luigi Cuppone fuori dal campo: “Sono molto contento di stare qui, mi piace tanto la città e soprattutto piazza Duomo, dove spesso passeggio con la mia famiglia. Fuori dal campo sono un ragazzo simpatico e solare, amo trascorrere le giornate con mia moglie e con i miei figli, sono la mia vita e a loro dedico tutto perché sono la mia forza e il mio tutto. Per quanto riguarda la squadra, invece, ho trovato un bel gruppo grazie al lavoro della società, del direttore sportivo e dell’allenatore Raffaele. Tutti loro, inoltre, mi son stati molto vicini durante l’infortunio e son stati una vera e propria forza. In rosa ci son tanti giocatori simpatici, devo dire che siamo in tanti. Più seri e da leadership, invece, Gonnelli, Ligi e Martinelli, che cercano di portare tanta esperienza. Siamo tutti uniti ed è bello stare all’interno del gruppo. Con Sainz-Maza, poi, mi trovo molto bene. È un bravo ragazzo, un giocatore che porta tanta allegria e positività all’interno del gruppo”.

Tra una finale da riconquistare e i due idoli Del Piero e Cavani

Tanti i ricordi in carriera vista la sua lunga esperienza, ma uno in particolare c’è e vuol riviverlo. Con un epilogo diverso, però: “Il ricordo più bello che ho dei playoff è quello di Pescara, segnai nella semifinale di ritorno contro il Foggia, ma purtroppo non andò come speravo perché al 96’ ci pareggiarono. Spero di riprovare quell’emozione fino a poco prima del triplice fischio perché è un ricordo che ho in testa, ma che voglio rivivere positivamente. Spero di far gol e portare la squadra alla vittoria dei playoff. Occorrerà essere forti mentalmente e fisicamente perché si giocherà ogni tre giorni. Sono andato via da Pescara non per caso. La società del Cerignola voleva migliorare l’anno precedente e si erano create nuove aspettative, quindi sapevo che potevamo far bene e sono contento di aver fatto questa scelta. L’obiettivo iniziale era quello di far bene e poi da lì proseguire. Tra l’altro, l’allenatore e il ds Di Toro son stati quelli che mi hanno voluto maggiormente. Io ho apprezzato la loro gratitudine e, sapendo le loro ambizioni, mi sono fatto avanti proprio per sposare questo progetto”.

Infine, un Cuppone che sfoglia l’album dei ricordi e cita alcuni top player che hanno fatto e stanno facendo la storia: “Sono sempre cresciuto guardando i video di Del Piero perché da piccolo ero juventino e mi piaceva guardare la Juventus, poi diventando grande è svanita questa fede. Lui è il mio idolo, mi piaceva guardarlo perché è stato una grande calciatore e una bandiera. L’attaccante che ho un po’ spiato e che mi è sempre piaciuto per il suo modo di giocare, invece, è Cavani. Ora mi piace tanto vedere Mbappé, che è uno dei giocatori più forti tra dribbling e velocità. A volte si cerca anche di rubare qualcosina da quei campioni, che però ovviamente sono imparagonabili”.