D’Agostino: “Per l’Avellino non sarà un mercato bloccato. Cerri? Vi dico tutto”

Le parole dell'amministratore unico

D'agostino
28 Dicembre 2022

Redazione - Autore

Giovanni D’Agostino, amministratore unico della IDC, ha fatto il punto della situazione in casa Avellino, parlando anche di calciomercato. La squadra campana, dopo un avvio non troppo esaltante, sembra aver trovato il passo giusto riuscendo a ritrovare la zona playoff.

D’Agostino: “Siamo concentrati sui playoff”

Come riportato da SportChannel, il dirigente irpino ha fatto un resoconto di questa prima parte di stagione: “Guardando la classifica e guardando cosa sta facendo il Catanzaro, non ho troppi rimpianti. Fare la media del Catanzaro, di 2.60, è incredibile e gli faccio i complimenti. Stanno facendo meglio della Ternana dei record. Forse è meglio così, essere distanti, perché magari essere lì a sperare in qualche loro passo falso, ci avrebbe tolto energie. Ora invece siamo già proiettati sui playoff, e vogliamo arrivarci nel migliore dei modi e giocarci le nostre chance per quello che resta comunque un obiettivo“.

Giovanni D'Agostino
Credit: Avellino

Si parla di mercato

D’Agostino ha poi voluto spendere qualche parola sul mercato. Sulle precedenti sessioni: “Stiamo facendo sempre sessioni di mercato di livello importante. Non è mai stata la questione economica il problema di non aver vinto, ma altro“. Sulle voci attuali, invece, ha voluto fare chiarezza: “Il mercato si apre tra poco. Murano? Era un ragazzo su cui abbiamo scommesso, il mister ci crede. Ci saranno tanti movimenti, con tanti giocatori che hanno mercato. Ci sono già delle richieste. Vedremo, c’è da lavorare. Non sarà un mercato bloccato come quello estivo. Scognamiglio al Giugliano? Sentiremo il loro ds a breve. Quanti giocatori arriveranno? Il numero non serve, ma già abbiamo fatto incontri. L’attaccante è il ruolo che più stiamo seguendo. Cerri? Nulla di vero, sappiamo tutti il suo ingaggio. Ma il mercato vive anche di questo. Spesso si fanno nomi per creare aspettative e se poi arriva qualcuno di livello inferiore al nome fatto, c’è l’appiglio per poter attaccare la società