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Daniele Orsato nuovo designatore della C: “Ecco come funzionerà il Video Support”

Daniele Orsato (credit: Imago) - www.lacasadic.com

Daniele Orsato (credit: Imago) - www.lacasadic.com

Le prime parole di Daniele Orsato nel nuovo ruolo di designatore arbitrale per la Serie C

Daniele Orsato è stato recentemente nominato come nuovo designatore della Commissione Arbitri Nazionale di Serie C. L’ex arbitro internazionale, ritiratosi nel 2024 dopo una straordinaria carriera, si occuperà anche di formare le “nuove leve” mettendo a disposizione la sua esperienza. In un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” ha espresso i suoi pensieri e ha dichiarato quali saranno i prossimi obiettivi in questo suo nuovo ruolo.

Di seguito le sue parole: “Ho accettato perché la mia famiglia mi ha detto che un no sarebbe stato come rifiutare la Nazionale . Il presidente Zappi che mi dà questo incarico, permettendomi di portare i miei uomini, è come poter allenare la Nazionale dell’Aia. La mia famiglia non entrava nel merito quando arbitravo ma ora la coinvolgo in ogni scelta. Qualsiasi scelta. E quando mi hanno detto “Non puoi rifiutare”, beh, ho capito bene tutto: non potevo dire di no“.

“Quando alle 10 di sera Zappi mi ha ufficializzato l’incarico – prosegue Orsato – mi sono messo al telefono e ho chiamato tutti e 93 gli arbitri fino all’una di notte. E i miei uomini, Carbone e Giallatini che lasciano il campo per seguirmi, hanno chiamato gli assistenti. Cos’ho detto? Che vivano tutto con entusiasmo. E che sarò il loro capitano. Negli ultimi anni in cui arbitravo, per i più giovani ero il capitano. Lo sarò ancora di più oggi”.

Riguardo a una sua vecchia affermazione,  in cui disse “Non voglio designare ma allenare”, Orsato commenta così: “Ma mettere un arbitro a fare una partita è il meno, faccio sì il designatore ma prima insegno, alleno, li formo e li curo. Io voglio creare un principio in stile accademia, allenarli e prepararli, un laboratorio di crescita perché se vedrò un arbitro, in futuro, restare un solo anno in A o in B, beh, allora vuole dire che il lavoro non sarà stato fatto bene. Chi va in A e B deve restarci fino a fine carriera”.

Serie C, la novità del Football Video Support

Dalla stagione 2025-26 in Serie C entrerà in vigore il Football Video Support, spesso semplificato con il nome di “Var light”. A partire dal prossimo campionato quindi, ogni allenatore potrà richiamare (per un massimo di 2 volte a partita) l’intervento dell’arbitro al video, così da giudicare le situazioni più controverse. Nel corso dell’intervista, queste le parole di Orsato al riguardo: “Sarà una grande innovazione”. Ho parlato col presidente Marani e c’è entusiasmo”.

“Come funzionerà? Il quarto ufficiale controllerà ogni frame delle azioni e ogni allenatore avrà due chiamate a disposizione: se ha ragione le mantiene e se no le perde. Poi, sarà l’arbitro ad andare al video a guardare e controllare le richieste dei tecnici prendendo la decisione opportuna“. Football Video Support che punterà ad aiutare quanto più possibile gli arbitri in campo, spesso bersagliati dalle critiche dopo alcune decisioni piuttosto dubbie. A tal proposito, questo il commento del nuovo designatore arbitrale di Serie C: “Non mi è piaciuto sentire dire troppo spesso che i nostri arbitri non sono capaci e che il calcio fa con quello che abbiamo… Tutto eccessivo. Non è colpa loro se sbagliano ma dei dirigenti: se uno dei miei ragazzi sbaglierà, beh, sarà per colpa mia“. Orsato ha poi aggiunto: “Gli arbitri vanno allenati costantemente, istruiti, quelli di oggi sono diversi – come i tempi – da me, Rocchi e Rizzoli. Ora serve che la presenza sia costante”.

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Orsato: “Sogno che gli arbitri tornino a divertirsi”

Sulla legge contro la violenza sugli arbitri, Orsato afferma: Zappi ha fatto qualcosa che nessuno prima era riuscito a fare. Un grande applauso”.  Il giornalista prosegue con una domanda sulle nuove regole, lui risponde: “Entro nel merito di ciò che già c’è: la regola degli otto secondi di possesso dei portieri è una gran cosa e si è visto al Mondiale per club”. Alla domanda su come si annullano simulazioni e proteste risponde: “Le prime con l’educazione, le seconde sono già diminuite e lo saranno ancora di più“. Poi sul suo rapporto con i calciatori: “Io non ho mai mancato di rispetto a un calciatore: servono educazione e rispetto. Personalità sì, urla e arroganza no”.

Conclusione su come sogna gli arbitri che allenerà: “Sogno che tutti tornino a divertirsi. Sbaglieranno, certo, ma anche negli errori ho visto dei direttori di gara bravi, il talento si capisce. Io mi divertivo. E che diano più importanza alla preparazione della gara che ai voti: è un consiglio che darò”.