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Il ‘Mondo’ di Mondonico, dal Milan all’Ancona: “Non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione”

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Credit: Us Ancona

In una stagione travagliata per l’Ancona, che ha raggiunto la salvezza soltanto all’ultima giornata, una delle note più positive è stato il ritorno tra le fila dei biancorossi di Davide Mondonico. Il classe 1997 è arrivato nel mercato di gennaio dal Renate dopo essere stato ad Ancona nella stagione 2022/23 in prestito dal Crotone. Il difensore si è raccontato ai microfoni de LaCasadiC.com, parlando della propria storia calcistica, del campionato appena terminato e delle aspettative future.

Mondonico: “Il percorso al Milan mi è servito molto, ad Ancona mi trovo molto bene”

Il percorso calcistico di Mondonico è partito da un settore giovanile importante come quello del Milan: “Ho fatto tutta la trafila delle giovanili rossonere, dall’età di 8 anni fino alla Primavera. Questo percorso mi è servito molto, all’inizio soprattutto per il rispetto delle regole e per imparare a integrarsi con gli altri ragazzi, poi ovviamente anche a livello calcistico. Ogni allenatore mi ha insegnato molto ed è stato importante per la mia crescita, ognuno con le proprie idee“.

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Credit: Us Ancona

A 19 anni il passaggio all’Albinoleffe e l’inizio della carriera nei professionisti, fino ad arrivare all’Ancona: Dopo il settore giovanile del Milan sono stato 5 anni all’Albinoleffe, in Serie C, dove ho avuto vari allenatori e mi sono trovato molto bene. Poi sono andato in B al Crotone, è stata un’annata un po’ particolare e mi sono “rilanciato” venendo ad Ancona. Qui mi sono trovato da subito molto bene, ma ero in prestito e sono rientrato a Crotone. Sul finire dello scorso mercato estivo, ho deciso di avvicinarmi a casa e sono andato al Renate ma solo per pochi mesi, perché poi fortunatamente ho saputo che l’Ancona mi rivoleva e sono tornato. Mi trovo benissimo, sono contento di essere qui e non vedo l’ora di iniziare la prossima stagione“.

Mondonico: “Da quest’annata c’è molto da imparare, è stata davvero complicata. Boscaglia? Ci ha fatto credere di più in noi stessi”

Mondonico, poi, ha riflettuto sulla stagione appena terminata e sui motivi per i quali sia stata così difficile per l’Ancona: “Io sono arrivato a gennaio, ma penso che il fatto di non essere partiti bene a inizio campionato possa aver inciso soprattutto a livello mentale su molti ragazzi. Secondo me in molte partite ci è mancato l’aspetto caratteriale, non avevamo quella fiducia o quella personalità per imprimere il nostro gioco e riuscire a porta a casa punti. Dico che ci è sempre mancato quel qualcosa per conquistare le vittorie, anche quando abbiamo fatto delle buone partite spesso non siamo riusciti a vincerle. E’ stata un’annata davvero complicata, abbiamo festeggiato la salvezza perché per come si era messo il campionato non era semplice da raggiungere, ma da quest’annata c’è poco da festeggiare e molto da imparare, per non commettere più certi errori e per capire come iniziare al meglio la nuova stagione“.

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Credit: Us Ancona

L’Ancona ha cambiato trend nelle ultime giornate, anche grazie all’arrivo di Boscaglia sulla panchina dorica: “Quando si cambia allenatore c’è sempre una scossa nell’ambiente, che può essere sia positiva che negativa. Per fortuna è stata positiva. Boscaglia ci ha fatto credere di più in noi stessi, alcuni ragazzi ne avevano bisogno, ci ha dato le sue idee di gioco e siamo riusciti a metterle in campo e a prenderci questa salvezza“.

Mondonico: “Ho un altro anno di contratto e voglio restare all’Ancona. L’AD Nocelli ha fatto un grande lavoro”

Continua la riflessione di Mondonico, questa volta sul futuro suo, di Boscaglia e dell’Ancona: “Ho un altro anno di contratto e voglio restare all’Ancona, ma nel calcio non si può mai sapere quindi vedremo quello che succederà. Sulla riconferma di Boscaglia posso dire che con lui mi trovo bene, se dovesse restare si potrebbe continuare a costruire un qualcosa che aveva già iniziato, anche se in poco tempo.

I programmi societari non ancora definiti e la scelta del nuovo direttore sportivo? Non ho ancora idea di quello che faranno. Posso dire, però, che negli ultimi mesi l’AD Roberta Nocelli ha fatto un grande lavoro. Ci è sempre stata vicina e non ci ha mai fatto mancare nulla. Non so se sarà lei o qualcun altro a scegliere quali saranno le prossime mosse, ma penso e spero che saranno fatte le scelte giuste sia per la società che per la squadra, per cercare di fare una stagione da protagonisti“.

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Credit: Us Ancona

Mondonico: “I playoff? Vedo favorito il Vicenza, ma potrebbe esserci un’outsider”

Infine, Mondonico ha detto la sua sull’argomento di attualità in Serie C, ovvero i playoff per la promozione in B (questa sera si giocheranno le gare di andata del primo turno nazionale), e non solo: “Sto guardando qualche partita dei playoff, soprattutto quelle in cui c’è qualche mio amico che gioca. Quest’anno vedo io favorito il Vicenza, però i playoff sono strani e potrebbe esserci un’outsider che non tutti considerano. Lo scorso anno, ad esempio, ha vinto il Lecco, quindi non si sa mai“.

L’attaccante più difficile da affrontare in questa stagione? Dico Di Massimo, che l’anno scorso è stato mio compagno e ha fatto benissimo ad Ancona e quest’anno si sta confermando con il Gubbio. Si merita tanto e sta facendo benissimo. Un difensore che mi sta impressionando, invece, è Acerbi. Per l’età che ha sta tenendo un livello altissimo nella squadra più forte d’Italia. Oltre alle qualità tecniche e fisiche è veramente forte a livello mentale. Lo dimostra quello che ha fatto nella sua carriera e quello che sta continuando a fare. Io, invece, devo ancora migliorare molto sotto l’aspetto mentale, devo riuscire a non staccare mai la spina e ad essere sempre concentrato e sul pezzo. Sto cercando, anno dopo anno, di migliorare da questo punto di vista“.