“La Camorra è una scelta di vita. Io ho sempre rispettato i camorristi e loro hanno rispettato me”: così Nicola Di Matteo, allora ad del Teramo, si presentava alla stampa alla sua prima conferenza nel nuovo ruolo. Frasi che al tempo fecero clamore tirando in mezzo anche la Commissione parlamentare antimafia e che condizionarono la permanenza del dirigente nella società abruzzese. Dalla vigilia di Natale, Nicola Di Matteo è ritornato nel mondo del calcio, questa volta come azionista di maggioranza del Grosseto.
Una decisione che ha fatto storcere il naso di molti tra i tifosi maremmani. Per prendere subito le distanze da questa situazione, i tifosi hanno esposto uno striscione più che esplicativo nell’impianto sportivo “Nilo Palazzoli”, campo dall’allenamento della squadra. “Camorra…no grazie”, queste le parole affisse in bella vista di giocatori, staff tecnico e dirigenza. Un chiaro rimando a quelle dichiarazioni che fecero sospendere Di Matteo da ogni evento ufficiale della Lega Pro tempo addietro.
Quel che è certo è che i toscani si affacciano al 2022 con l’obiettivo tutt’altro che facile di mantenere la categoria. 14 sono i punti racimolati nelle prime 20 partite. Un risultato al di sotto delle aspettative e che li vede al penultimo posto con gli stessi punti della Viterbese, ma avanti per lo scontro diretto.
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