News

Emmanuele Salines, storia di un ragazzo guidato dalla passione: dalla Serie D alla vetta con la Feralpi

Immaginate di essere scartati dalla maggior parte delle società in cui andate a fare un provino. Il motivo che viene messo sul banco durante la spiegazione è sempre uno solo, che torna continuamente: il fisico. Ci sono due vie per reagire. La prima, che porta lontano dal calcio, magari tuffandosi in un altro sport. La seconda invece è la più complicata. Rimanere per dimostrare, un giorno, che l’esito era quello sbagliato.

Emmanuele Salines ha deciso di legarsi le scarpette incamminandosi verso la strada più difficile. Rischi e responsabilità, che fanno crescere dentro e fuori da campo. E la classifica del girone A in questa Serie C parla chiaro. La FeralpiSalò occupa la prima posizione, Salines è diventato sempre più determinante nello spogliatoio. Due erano le vie per reagire. Emmanuele ha deciso di restare. E aveva ragione.

Dallo svincolo alla rinascita di Cosenza

Ma partiamo con ordine. Pensate di dover conquistare la fiducia in ogni piazza nella quale giocate. Per Emmanuele Salines il percorso è sempre partito con questa difficoltà. Ma lui non si è mai fatto troppi problemi, in fondo a guidarlo era la passione per questo sport. Prima il Messina fallì, lasciando svincolato Salines. Quella del fisico sembrava una particolarità che ormai avrebbe segnato per sempre il suo percorso. Così il ragazzo ripartì, di nuovo. Senza mai arrendersi, a testa bassa. In quel momento bussò alla sua finestra l’Arezzo. Presenze in prima squadra e allenamenti con i grandi, Pavanel aveva fiducia in lui. Ma il panorama cambiò. Ancora, ed Emmanuele decise di volare a Bari. Classe 2000, capace di adattarsi in ogni ruolo della difesa. La promessa di cambiare le carte in tavola, ma anche all’ombra del San Nicola la musica era la solita. Poi arrivò il Cosenza. Ed ecco che il copione cominciò a cambiare.

Cosenza e la ripartenza dalla Serie D

18 presenze, 2 reti. Continuità e qualità. Emmanuele Salines aveva finalmente trovato lo spazio giusto per crescere, con un allenatore, Stefano De Angelis, che riusciva a dargli la fiducia necessaria per mettere nella miglior vetrina le sue caratteristiche. E da quel momento la crescita fu costante. La ripartenza però avvenne dalla Serie D. La poca convinzione, la paura di perdere una categoria. Salines sembrava destinato a restare nei dilettanti, magari parlando della Serie C come un’occasione che non si era mai presentata realmente. Ma il ragazzo aveva scelto il sentiero più difficile. E l’obiettivo di dimostrare che sì, il fisico ptoeva essere superato dalla tecnica era ancora in alto. Così ripartì. Destinazione Foggia. Sui campi della Serie D. Niente paura. Con i professionisti era solo un arrivederci.

Credit: profilo Facebook FeralpiSalò

La fiducia di Vecchi e la FeralpiSalò

Sono tre le parole d’ordine nel dizionario di Emmanuele Salines: silenzio, lavoro e determinazione. Tirarsi indietro è vietato. A Foggia il ragazzo scese in campo quindici volte in campionato segnando due reti. Prestazioni sull’onda della qualità. Salines diventò un perno della difesa rossonera. Tuttavia, quando le cose sembravano aver deciso di seguire il binario giusto, la pandemia fermò i campionati. Al rientro, quindici presenze con l‘Ostiamare bastarono per costruire un trampolino diretto. In fondo, dopo un match contro il Siena i complimenti di Gilardino, allora alla guida dei toscani, non furono casuali. Il campo dove atterrò il ragazzo? La Serie C. I professionisti erano tornati. La FeralpiSalò lo accolse, ma ancora una volta Emmanuele Salines avrebbe dovuto guadagnarsi ogni minuto sul campo. Allenamento dopo allenamento. Prima che la nuova stagione iniziasse il difensore sembrava destinato alla partenza. In ritiro però, Stefano Vecchi ha capito l’importanza delle sue qualità all’interno dello spogliatoio. Cinque mesi dopo, Vecchi non può fare a meno di lui. La FeralpiSalò è campione d’inverno e naviga verso la Serie B. Emmanuele Salines è un titolare fisso della squadra. Scelse la strada più difficile per dimostrare che sbagliavano a rifiutarlo. Il campo gli ha dato ragione.

A cura di Jacopo Morelli

Redazione

Recent Posts

Avellino Padova: diretta live testuale, formazioni e tabellino

Tutti gli aggiornamenti per la sfida di questa sera, valida per la Supercoppa Serie C…

2 minuti ago

Padova, Andreoletti suona la carica: “Niente regali, voglio la testa giusta”

Le dichiarazioni dell'allenatore prima della sfida contro l'Avellino Stasera è in programma la prima gara…

2 ore ago

Avellino Padova, Sky o Now? Dove vederla in diretta tv o streaming

Tutte le informazioni sulla sfida di questa sera Allo stadio Partenio Lombardi, l’Avellino ospita il…

2 ore ago

Da Wembley al Monopoli, il lungo viaggio di Battocchio: “Abbiamo tenuto testa a tutti, ai playoff vogliamo arrivare fino in fondo”

L'intervista al giocatore biancoverde, tra i leader della squadra di Colombo. Anno nuovo, vita nuova.…

3 ore ago

Avellino, Biancolino a caccia di record: “Affrontiamo squadre importanti, vogliamo vincere la Supercoppa”

Le parole di Biancolino in vista della sfida di Supercoppa L'Avellino si prepara ad affrontare…

3 ore ago

Il grave infortunio, il ritorno in campo e gli 8 gol. “Chef” Calì: “Renate, perché non sognare?”

Il centrocampista del Renate è intervenuto ai nostri microfoni per fare il punto sulla stagione…

4 ore ago