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Il ds Micciola: “Cerco una società con un progetto serio. Sull’Ancona…”

L'ex ds dell'Ancona Francesco Micciola in conferenza stampa

Micciola in conferenza stampa (Foto: La Casa di C) - www.lacasadic.com

L’ex ds dell’Ancona Francesco Micciola ha parlato ai microfoni di La Casa di C: ecco le sue dichiarazioni

Progetto, non chiacchiere“. Inizia così la nostra intervista al direttore sportivo Francesco Micciola. Dopo tre anni ad Ancona (e, ancora prima, altri tre anni con il Matelica), di cui i primi due pieni di soddisfazioni e il terzo molto complicato – in cui il club dorico ha lottato per la salvezza, raggiunta soltanto all’ultima giornata -, Micciola ha deciso di dimettersi dalla carica di ds lo scorso 24 marzo, dopo la pesantissima sconfitta in casa della Recanatese.

Ora il direttore sportivo pugliese è alla ricerca di un nuovo progetto che possa convincerlo a tornare in pista, dopo aver rifiutato le avances del L’Aquila in Serie D: “E’ stata una mia decisione, voglio aspettare una chiamata dalla Serie C e decidere con più calma“. Negli ultimi giorni, infatti, alcuni club di C si sarebbero mossi sull’ex ds dell’Ancona. Quest’ultimo, però, non si espone: “Qualche chiacchiera c’è stata, ma non ho ancora parlato con nessuna società per mettere nero su bianco un accordo.

Cerco una società con un progetto serio e con persone serie al mio fianco, dal presidente fino alla dirigenza. Persone che condividono e si assumono le responsabilità, come ho sempre fatto io, e che ti stimano e supportano nelle scelte. Mi sono sentito solo all’Ancona? Onestamente sì, mi sono sentito solo e nell’ultimo periodo non sono stato abbastanza supportato“.

Una situazione che, poi, ha portato alle dimissioni dello stesso direttore: “Tutto quello che ho fatto l’ho sempre fatto per il bene del club, la decisione che ho preso (quella delle dimissioni, ndr) è arrivata da un mio stato d’animo che avevo in quel momento. Mi sono assunto le mie responsabilità e ho dato una scossa forte a una società che poi ha avuto una reazione“.

Il ds Micciola: “L’esperienza all’Ancona mi ha dato tanto, ma nell’ultimo periodo avevo capito che il mio ciclo era finito”

Nel complesso, però, Micciola è soddisfatto della propria esperienza all’Ancona: “La mia esperienza ad Ancona la valuto in maniera positiva, c’è stata una crescita mia personale ma anche da parte della società. E’ stata un’esperienza che mi ha dato tanto, ma nell’ultimo periodo avevo capito che il mio ciclo era finito. Rimpianti? I rimpianti sono tanti, quello che posso dire è che in questi tre anni abbiamo raggiunto due volte i playoff e io ho sempre rispettato la linea societaria, portando tanti giocatori bravi e garantendo minutaggio e plusvalenze con i giovani. A volte sembra che ad Ancona non si sia fatto nulla, invece non è così. Abbiamo fatto tanti punti, con delle squadre secondo me all’altezza della situazione e con dei giocatori, alcuni arrivati anche come sconosciuti, che si sono fatti apprezzare dal pubblico.

Su tutti Spagnoli, che quando è arrivato non era mai andato in doppia cifra di gol e per questo il suo acquisto era stato criticato, mentre adesso è uno dei pilastri di questa Ancona. Sono contento che sia diventato un attaccante importante, secondo me ha raggiunto una maturità tale da poter puntare anche alla Serie B. Ma possiamo parlare anche dei vari Iannoni, Simonetti, Mondonico, Martina, Cella, Saco, Avella, Rolfini, Faggioli, Bianconi, Mezzoni, Di Massimo, Cioffi, Perucchini, Melchiorri e Pasini, per dirne alcuni: credo che si sia dimenticato troppo in fretta tutto quello che è stato fatto. A gennaio stavo per portare anche un giocatore come Finotto, ma qualcuno non me l’ha fatto prendere“.

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L’esultanza dei calciatori dell’Ancona Antonio Energe e Davide Mondonico (Credit: Us Ancona) – www.lacasadic.com

Micciola sulle semifinali di andata dei playoff: “L’Avellino meritava qualcosa in più, la Carrarese ha fatto un’ottima partita ma c’è sempre il ritorno da giocare”

Micciola, infine, ha commentato le semifinali di andata dei playoff per la promozione in Serie B, che si sono giocate martedì: “Ho visto le due semifinali di andata, Avellino-Vicenza e Carrarese-Benevento (terminate rispettivamente 0-0 e 1-0, ndr). L’Avellino meritava qualcosa in più, ma il Vicenza è una squadra molto tosta e difficile da battere.

Per quanto riguarda Carrarese-Benevento, invece, la Carrarese ha fatto un’ottima partita e ha vinto meritamente, ma c’è sempre il ritorno da giocare. Il Benevento per vincere deve essere più propositivo e tirare di più in porta, però al ritorno i campani potranno sfruttare il fattore campo e sarà sicuramente una partita tirata fino alla fine. Chi avrà i nervi più saldi rispetto all’altra riuscirà ad arrivare in finale“.