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Eziolino Capuano e le decisioni arbitrali: “Sembra un’interminabile soap-opera”

Le decisioni arbitrali continuano a tormentare il Taranto di Eziolino Capuano. L’allenatore di Salerno, dopo il ko subito contro il Catanzaro che ha interrotto il filotto di cinque risultati utili consecutivi, non ha usato mezzi termini per dimostrare il dissenso riguardo il rigore decisivo per la vittoria della capolista. Un disaccordo già rimarcato nella conferenza stampa post-gara, in cui Capuano ha ritenuto questo tiro dagli 11 metri “inesistente e vergognoso”. Eziolino, però, non ha risparmiato parole in un’intervista al Corriere dello Sport circa tutti gli episodi che hanno coinvolto il suo Taranto durante questa stagione sportiva.

L’allenatore del Taranto: “Ecco tutti gli episodi che ci hanno condizionato le gare”

Eziolino Capuano non dimentica tutti i casi di questa stagione sportiva: “Questi episodi sembrano un’interminabile soap-opera tipo “Un posto al sole”. La sconfitta contro la Turris arrivò per un gol viziato da un fallo non visto da Petrella, come quello su De Maria contro il Latina, in cui l’arbitro Taricone annullò anche un gol regolare a Tommasini. Un rigore negato anche a Picerno, che a fine gara Carrione mostrò anche il rosso al nostro portiere per essersene lamentato. E ancora, quello inesistente decretato da Fiero che, con altre assurde decisioni, ci vide perdere 3-0 a Francavilla. Per non dimenticare anche i due ad Avellino, in cui il primo era per un contatto fuori area, il secondo inesistente”.

Capuano: “Il livello arbitrale negli ultimi anni è crollato”

Non solo quelli negati. Eziolino Capuano riconosce i tre rigori a favore: “Netti ma non determinanti. Uno nella gara persa 4-1 a Monopoli, uno in quella vinta 2-0 contro la Juve Stabia e il terzo per la vittoria contro il Foggia”. La guida del Taranto spiega la sua visione degli arbitri: Non posso credere che siano in cattiva giornata e incappino in una pessima prestazione solo quando dirigono il Taranto. Negli ultimi anni il livello è crollato, con giovani mai propensi al dialogo e arroganti. Si preoccupano di apparire bene in tv dimenticando le prestazioni. Ora, se un arbitro espelle un giocatore per un altro, lo vedi comunque di nuovo in circolazione. Sui campi della Serie C devi essere bravo, altrimenti vai a casa e se questo non migliora, ci saranno ripercussioni future anche in Serie A”.

Redazione

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