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Chi è Federico Bargagna, lo scopritore di talenti che interessa al Pontedera

Federico Bargagna, screen | lacasadic.com

Federico Bargagna, screen | lacasadic.com

Contatti tra Bargagna e il club toscano. Tutto quello che c’è da sapere sull’attuale responsabile del settore giovanile dell’Empoli. 

Tempo di programmazione, tempo di ripartire. I club di Serie C si stanno muovendo per iniziare a pensare alla stagione 2025/2026. Si parte dalle fondamenta: dirigenza e allenatori. Il Pontedera non è da meno e dopo l’addio di Zocchi, passato al Trento, i toscani sono alla ricerca di un nuovo DS. Sul taccuino c’è anche il nome di Federico Bargagna.

Attuale responsabile del settore giovanile dell’Empoli, Bargagna ha già avuto un passato in Serie C, alla Pistoiese e poi anche al Pisa. Una carriera costruita in Toscana, la sua terra. Appassionato di calcio sin da bambino, Bargagna, ha calcato i campi di Lega Pro con Poggibonsi e Civitanovese, dopo esser cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli.

Ma il destino aveva previsto altro. Ritiratosi presto, a soli 29 anni, inizia il secondo tempo della sua vita. Sempre nel calcio, ovviamente, ma con un ruolo ben diverso. L’exploit arriva nel quadriennio alla Pistoiese, dove, tra il 2010 e il 2014, il classe 1972 è protagonista da direttore sportivo di un autentico capolavoro: doppio salto dall’Eccellenza alla Serie C. Ma di questo parleremo dopo.

Sin da subito a contatto con tanti talenti (Montella, Galante, Birindelli solo per citarne alcuni) nell’allora già florido settore giovanile dell’Empoli, Bargagna ha sempre avuto occhio per individuare le qualità giuste in un giovane calciatore. Abilità che ha saputo mettere a frutto nella sue esperienze come responsabile del settore giovanile, prima al Pisa e poi, dal 2020, all’Empoli.

Bargagna, l’esperienza a Pistoia

Il primo grande trampolino di lancio nel calcio che conta per il dirigente toscano si chiama Pistoiese. Arrivato da DS nel 2010 con la squadra in Eccellenza, grazie anche e soprattutto alla sua mano, i toscani iniziano la risalita verso il professionismo. Prima la promozione nella stagione 2010/11, poi il salto in Serie C nel 2013/14. Il buon lavoro paga sempre.

Missione compiuta e tempo di lasciare Pistoia. Ma, si sa, dove si è stati bene si ritorna sempre almeno un’altra volta. Sì, perché dopo due stagioni al Pisa, Bargagna nel 2017 fa ritorno a Pistoia. Qui ritrova Paolo Indiani, un’istituzione del calcio toscano e non solo, con cui aveva trascorso anche parte del primo periodo alla Pistoiese. Ma soprattutto, ha a che fare con diversi talenti pronti per mettersi in mostra, come un giovanissimo Zaccagno, oggi in forza alla Torres. Nella sua seconda esperienza, vive anche l’ebbrezza dei playoff di Serie C, pur uscendo al primo turno. Nel 2019 la separazione con il club.

Jacopo Fazzini | Credit: screen Empoli Channel
Jacopo Fazzini | Credit: screen Empoli Channel

Empoli e i “suoi ragazzi”

Vedete il ragazzo in foto? Bene, è solo uno dei tanti giovani calciatori che Bargagna, come responsabile del settore giovanile azzurro, ha visto passare tra le sue mani in questi 5 anni di lavoro per il vivaio dell’Empoli. Una fucina di talenti, campioni in erba pronti a “prendere a morsi” il loro futuro. Bargagna li ha visti maturare e li ha seguiti lungo il loro percorso di crescita. Tra questi: Samuele Ricci, Tommaso Baldanzi, Jacopo Fazzini, Kristjan Asllani, ma anche Luca Marianucci e Jacopo Seghetti.

“Il senso d’appartenenza e la valorizzazione del talento per noi sono al primo posto”. Queste le parole con cui l’ex Pistoiese e il suo braccio destro Matteo Silvestri commentavano qualche mese fa, in un’intervista rilasciata a Sky Sport, l’evoluzione di uno dei primi settori giovanili in Italia, come quello dell’Empoli. Ingredienti, questi, che hanno permesso a Bargagna di raggiungere negli ultimi 5 anni bellissimi traguardi, a ogni livello, dall’Under 15 fino alla Primavera. Proprio con quest’ultima, guidata allora dall’ex Rimini Buscè,  la soddisfazione più grande. Al primo anno all’Empoli, infatti, nel 2021 è arrivata subito la vittoria del campionato di Primavera 1, a scapito di squadre molto più blasonate come Inter, Juventus e Atalanta. Un successo sinonimo di progettualità e competenza. Aspetti che Bargagna ha sempre messo al primo posto nella sua carriera e che continuerà a considerare di primaria importanza ovunque la vita lo condurrà.