Era dalla stagione 1963/64 che il Bologna non partiva così bene in Serie A, e non centrava la qualificazione ai quarti di Coppa Italia dall’annata 2012/13. Tra i campioni che stanno facendo sognare i tifosi rossoblù, c’è anche un po’ della nostra Serie C, esattamente in porta. No, non stiamo parlando di Skorupski, ma di Federico Ravaglia, ex portiere di Gubbio e Sudtirol.
Protagonista negli ultimi due match giocati tra Serie A e Coppa Italia, Ravaglia è riuscito a tenere la porta imbattuta nei 90′ con Roma e Inter. Dopo aver chiuso la porta per due volte sulle conclusioni di Belotti, ha dovuto fare i conti con le mani del portiere rossoblù anche Lautaro Martinez. Nonostante il buon rigore calciato dal capocannoniere del massimo campionato italiano, Ravaglia è riuscito a fare suo il pallone e tenere ancora vive le speranze di qualificazione per il Bologna. “Ci abbiamo creduto fino alla fine e adesso è tutto stupendo; peraltro, era la mia prima volta a San Siro”, ha dichiarato ai microfoni di Sport Mediaset. Thiago Motta sarà sicuramente contento di avere un portiere in più su cui contare; chissà se sarà lo stesso per Skorupski.
Per arrivare a San Siro, però, di strada ne ha dovuta fare. Dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Bologna ed essere stato convocato per la Serie A senza trovare l’esordio, Ravaglia nel 2018/19 si allontana per la prima volta da quella che è casa sua, per trovare più spazio e crescere. A dargli la possibilità di esordire tra i professionisti è il Sudtirol, con il quale però trova solo 2 presenze complessive in due stagioni. Poi il Gubbio, dove inizialmente ci sono state delle difficoltà per l’alternanza tra portieri. Con il suo talento è riuscito a conquistarsi un posto da titolare e 25 presenze, nelle quali ha ottenuto 10 clean sheet. La buona stagione gli è valso il ritorno a casa. Finalmente trova l’esordio con la maglia del Bologna in Serie A, poi la Serie B da titolare con il Frosinone e con la Reggina con cui trova poco spazio. Quest’anno è rimasto a disposizione di Thiago Motta e circa tre anni fa le sue parole sono state: “La parata più bella? Quando sono riuscito a neutralizzare il rigore all’Airone Caracciolo (contro la FeralpiSalò, ai tempi del Gubbio, ndr), con una doppia parata dopo una prima respinta. Un sogno nel cassetto? Tornare al Bologna e poter giocare in Serie A”. Sogno centrato, Federico.
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