Palermo, Fella è tornato: l’urlo liberatorio nel boato del Barbera

Il gol del 2-2 alla Virtus Entella, una stagione in chiaroscuro e la voglia di tornare protagonista

22 Maggio 2022

Redazione - Autore

Gol, boato del Barbera, urlo liberatorio. Giuseppe Fella ha blindato la qualificazione alla semifinale playoff del Palermo completando la rimonta sulla Virtus Entella. Dopo la botta di Soleri, la mezza sforbiciata dell’attaccante in campo da soli 7 minuti per scacciare lo spauracchio di una clamorosa eliminazione sotto gli occhi di 33mila spettatori (QUI i gol). Via alla festa, sotto con la FeralpiSalò. Dallo 0-2 firmato da Merkaj e Karic al 2-2, da togliere il respiro, in 5 minuti a cavallo tra il 72esimo e il minuto 83 per riprendere fiato. Dal gelo all’esultanza sfrenata scatenata dall’acrobazia risolutiva del 23 rosanero, subentrato a De Rose per l’assalto finale.

Fella e il digiuno interrotto

Vale oro il settimo centro stagionale di Fella, finora autore di una stagione in chiaroscuro, a secco dallo scorso 11 novembre (Palermo – Paganese 3-0). Solo 4 gol in 27 presenze in campionato, 2 in una sola partita alla Vibonese. 15 volte titolare, 12 subentrato, con 7 occasioni in cui è rimasto a guardare i compagni di squadra dalla panchina. Magra consolazione i 2 sigilli in Coppa Italia di Serie C, messi a segno contro Picerno e Monopoli, prima dell’eliminazione agli ottavi contro il Catanzaro.

Un bomber di razza è abituato a essere protagonista e non comprimario. Come quando si è laureato vice capocannoniere del girone C col Monopoli nel 2019/2020, in quella che resta, a oggi, la sua migliore annata agonistica in carriera. In quell’occasione andò 17 volte a bersaglio, con la squadra che si fermò agli ottavi dei playoff contro la Ternana. Stavolta va avanti, Fella. Perché il numero di reti realizzate per chi di mestiere gioca là davanti conta, sì, ma pure il loro peso specifico. L’attaccante finora non aveva mai segnato in una gara valida per gli spareggi promozione per la B. Lo ha fatto in un momento topico.

L’equivoco tattico e la voglia di andare fino in fondo

Il boato del popolo palermitano resterà impresso per sempre nella mente di Fella, che nel post-partita non ha nascosto di avere avuto tante difficoltà, mantenendo la volontà di riscattarsi: Ho voglia di rivalsa, di andare avanti con il Palermo. L’anno scorso con l’Avellino ci sono rimasto male, adesso speriamo di andare avanti”. E già. Il Palermo e Fella potrebbero ritrovare in finale il Padova – atteso dalla sfida con il Catanzaro -, che un anno fa tarpò le ali dell’attaccante approdato all’ombra del Partenio con la responsabilità di essere il colpo da novanta del mercato dei biancoverdi irpini. 9 gol in 39 partite, le rotazioni con Maniero, Santaniello e Bernardotto patite e mai nascoste.

Non meno inferiore le difficoltà di un costante equivoco tattico: seconda punta adattata alcune volte nelle vesti di trequartista, la tecnica di Fella ha avuto, spesso, il paradossale effetto di snaturarlo. Non rare le volte in cui si è adattato fuori posizione. L’esplosione di Brunori e il passaggio dal 3-4-1-2 di Filippi al 4-2-3-1 di Silvio Baldini non lo hanno favorito.

Fella e quell’episodio con i tifosi dell’Avellino

A Fella piace sentirsi al centro dell’attenzione, anche se nel suo passato, proprio nelle giovanili dell’Avellino, ci riuscì in una maniera poco piacevole. Aveva 18 anni, e proprio mentre stava iniziando a entrare nel giro della prima squadra pubblicò su Facebook una foto con la maglia della Salernitana allo stadio Arechi, dove era presente per assistere al match tra i granata e il Fondi. “Apriti cielo” per una fede mai rinnegata, essendo nato e cresciuto a Salerno, ma palesata in maniera azzardata. A gennaio fu costretto a trasferirsi in Serie D al Campobasso, per risorgere dalle ceneri dopo essere cresciuto calcisticamente tra Cavese e Cittadella, poi Brindisi e Melfi.

Due parentesi al Bassano e al Siena prima di passare al Siracusa e tornare in Campania per iniziare a far parlare di sé con la Nocerina e consacrarsi con la Cavese: 24 gol in 69 presenze per realizzare il sogno di essere tesserato dalla Salernitana. Il prestito al Monopoli. Poi all’Avellino, per scelta dell’ex direttore sportivo Angelo Fabiani, mentre i tifosi della Salernitana ne invocavano a gran voce la permanenza essendo pronti a scommettere su di lui. Ne ha fatta di strada Fella, che si candida a un finale in crescendo prima che scatti l’obbligo di riscatto del trasferimento a titolo temporaneo con cui è sbarcato in Sicilia. Vuole meritarsela sul campo la permanenza con i rosanero.