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Fiorenzuola, risoluzione del contratto per Tabbiani

Luca Tabbiani non siederà sulla panchina del Fiorenzuola nella prossima stagione. La società e l’allenatore hanno deciso di prendere questa decisione sul futuro. Un legame, quello tra i rossoneri e il suo allenatore, andato ben oltre il campo, come afferma la società stessa sul proprio sito ufficiale. Stima ed amicizia vera e propria, ma dopo un periodo di riflessione le strade di Tabbiani e del Fiorenzuola si separano.

Di seguito il comunicato del club, apparso sul sito ufficiale: “U.S. Fiorenzuola comunica di aver trovato un accordo in data odierna per la conclusione consensuale del rapporto di collaborazione che la legava al proprio allenatore Luca Tabbiani. Tutta la società U.S. Fiorenzuola 1922 intende ringraziare Luca Tabbiani per il lavoro svolto in queste 4 stagioni di alto livello, augurandogli il meglio per il proprio futuro sportivo e personale”.

Tabbiani, dal ritorno tra i professionisti alle due salvezze in C

Arrivato in Val d’Arda nella stagione 2019/2020, con subito un secondo posto in serie D nell’annata purtroppo interrotta dal Covid, Tabbiani in 4 stagioni con il Fiorenzuola ha ottenuto risultati incredibili, senza dubbio la sua e quella della squadra è una storia da raccontare. La vittoria il 19 giugno 2021 sul campo del Sasso Marconi ha sancito il ritorno tra i professionisti e la storica promozione in Serie C dopo vent’anni. L’impresa al debutto sul campo della Feralpisalò in inferiorità numerica, la vittoria sulla Juventus Next Gen al primo anno di C o la vittoria sulla Reggiana per 5-0 in questa stagione sono vittorie storiche, partite che hanno segnato le due salvezze dirette in Lega Pro nelle stagioni 2021/2022 e 2022/2023.

Un capolavoro firmato Luca Tabbiani, uomo chiave di questi risultati. Nelle sue 137 panchine complessive con il Fiorenzuola è riuscito a collezionare 58 vittorie, proponendo un calcio propositivo con una squadra giovane, ma con idee di gioco chiare e precise. Da sempre fedele al 4-3-3, ispirato da quelli che sono stati i suoi maestri da calciatore, su tutti Maran e Modica. Da loro ha saputo prendere spunto per quanto riguarda la gestione del gruppo e un calcio fatto di corsa, sacrificio, inserimenti costanti con i centrocampisti e una manovra fluida, da definire quasi “Zemaniano”. Tutte queste caratteristiche sono state ben visibili in questo ciclo tra i migliori della storia recente rossonera.

Redazione

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