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Foggia, estorsioni contro Canonico e club in amministrazione giudiziaria: la ricostruzione

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Nicola Canonico presidente del Foggia - credit: Foggia Calcio www.lacasadic.com

Atti intimidatori per far lasciare il club all’ormai ex presidente: disposti quattro arresti e 52 daspo.

La stagione 2024/25 del Foggia è giunta al termine con il lieto fine rappresentato dalla salvezza conquistata sul campo ai danni del Messina, ma fuori dal campo la situazione è ben diversa e tutt’altro che cauta e conclusa. I tifosi sono in trepidante attesa per conoscere il futuro a livello societario del club a seguito delle dimissioni irrevocabili dell’ormai ex presidente Nicola Canonico ma, intanto, nella giornata di lunedì 19 maggio, è stata resa nota una rilevante notizia di tipo giudiziario riguardante proprio la stessa società pugliese.

Per il Calcio Foggia 1920, infatti, è stata disposta l’amministrazione giudiziaria da parte del Tribunale di Bari, su proposta congiunta del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, del Procuratore Distrettuale di Bari e del Questore di Foggia. Sostanzialmente, tale disposizione ha come obiettivo quello di sottrarre il club a condizionamenti mafiosi, che ne stavano compromettendo la gestione societaria.

L’accusa va a riguardare un piano indotto contro Nicola Canonico, al fine di costringerlo a lasciare il Foggia tramite minacce, estorsioni e auto distrutte o incendiate. Una lunga catena di atti intimidatori, dunque, le cui conseguenze son state pesanti: quattro arresti e 52 daspo.

Una situazione gravosa che, tra l’altro, non ha precedenti nel mondo del calcio dalle nostre parti. Infatti, è la prima volta in cui in Italia una società calcistica si ritrova affidata ad una amministrazione giudiziaria per contrastare infiltrazioni criminali.

Foggia, la disposizione del Tribunale di Bari e le indagini condotte

Il Calcio Foggia 1920 finisce in amministrazione giudiziaria. Questo quanto deciso dalla Polizia di Stato su disposizione del Tribunale di Bari. Contestualmente, è stata data esecuzione ad un’ordinanza cautelare verso quattro persone ritenute indiziate del delitto di tentata estorsione nei confronti dell’ex presidente rossonero Nicola Canonico. Non solo, perché anche 52 provvedimenti di daspo “fuori contesto” sono stati emessi da parte del Questore di Foggia verso soggetti gravati di precedenti condanne per delitti di criminalità organizzata e in materia di stupefacenti.

Le indagini starebbero a dimostrare come i gruppi ultras diretta espressione della criminalità organizzata abbiano pianificato e realizzato questa campagna intimidatoria, volta quindi a costringere l’imprenditore barese Canonico a farsi da parte e a cedere il controllo del Foggia. Da qui, come detto, l’amministrazione giudiziaria verso il club di via Gioberti.

I tifosi del Foggia allo Zaccheria
I tifosi del Foggia allo Zaccheria / screen

La lunga campagna di intimidazione e gli episodi più gravi

Questa sorta di piano contro Nicola Canonico, la cui strategia ha visto atti violenti tra il 2023 ed il 2024, si è materializzato attraverso auto incendiate e distrutte, minacce ed estorsioni. Nello specifico, le intimidazioni hanno avuto inizio a giugno 2023, quando vennero esplosi colpi d’arma da fuoco verso l’automobile dell’ex calciatore rossonero Davide Di Pasquale.

Da segnalare, anche la collocazione di un rudimentale, quanto pericoloso ordigno esplosivo vicino l’auto dell’ormai ex vice presidente Emanuele Canonico. Tra gli episodi più gravi, infine, ci sono due attentati incendiari (sventati) contro le vetture di alcuni addetti ai lavori sempre del Calcio Foggia 1920. È la prima volta in cui nel nostro Paese un provvedimento volto a sottrarre le imprese al condizionamento mafioso viene applicato ad una società calcistica.