Dal negozio di alimentari al professionismo: ecco chi è Barilari, il nuovo allenatore del Foggia

Enrico Barilari, allenatore. Credit: Sestri Levante
Formalizzata la separazione con Delio Rossi, il Foggia ripartirà da Enrico Barilari. Ecco la sua storia.
La passione come benzina, per rendere la propria vita un continuo scoprirsi. Quindi attenzione e concentrazione, ma anche ritmo e vitalità: servirà questo e persino altro, al prossimo allenatore del Foggia. Quell’Enrico Barilari che, a pochi mesi dall’esonero incassato dal Sorrento, è ora pronto ad intraprendere subito una nuova avventura. Ora un nuovo compito non banale: salvare i rossoneri dalle sabbie mobili della Serie C.
Una complicità nata nel giro di poche ore. Frenetiche, debilitanti: l’addio di Delio Rossi ha sicuramente scosso l’ambiente. La squadra, oggi, occupa infatti il penultimo posto con 10 punti conquistati, ridistribuiti in sole 2 vittorie e in ulteriori 4 pareggi. A cui si aggiungono, poi, ben 6 sconfitte e 19 gol incassati. Era lecito, dunque, aspettarsi nuovi inizi. Detto, fatto: il volante, da oggi, passa al classe ’74.
Chiamato a cambiare marcia e ad invertire la rotta. Difficile, non impossibile. D’altronde, è la sua stessa storia ad insegnarlo. Perché Barilari, prima di dedicarsi totalmente al pallone, ha consacrato il suo quotidiano in un negozio di alimentari, vestendone i panni del commerciante. 30 anni spesi tra campo e ufficio, senza mai disperdere il sogno di arrivare lì. Tra i grandi. Orizzonte scalato e fatto proprio dopo una lunga gavetta, a conferma di quanto il tempo restituisca a chi osa.
E Barilari può dire di avercela fatta. Allo Spezia impara, a Sestri Levante mette in pratica, a Sorrento incassa anche un duro colpo. Niente di grave, per chi rende la propria vita un continuo scoprirsi. Ecco quindi la chiamata di un club storico, in un calcio lontano guidato anche dal suo idolo, Zdenek Zeman. Quel Foggia che, se aderirà al credo, potrà seriamente…andare di gas.
Le giovanili dello Spezia, poi la Serie C: il percorso di Barilari
Alt: riavvolgiamo il nastro. Barilari, alle spalle, ha un percorso non indifferente. Se non con gli scarpini, che appende presto al chiodo, quantomeno in panchina. Il suo non è un curriculum di primo ordine, ma è sicuramente adornato di quell’entusiasmo che allarga le prospettive. Difatti, partito dai settori giovanili di Spezia e Lavagnese, il classe 74′ (nativo di Levanto) riuscirà a ritagliarsi un piccolo-immenso spazio nel calcio che conta. Dove? A Sestri Levante.
Prima sempre a livello giovanile, dove vince un campionato di Juniores Nazionale, poi alla direzione tecnica dei grandi. Risultati, sempre eccelsi: è lui l’artefice della scalata dal dilettantismo alla Serie C. Terzo piano agguantato con le unghie e difeso, successivamente, con i denti: i rossoblù salvaguardano agevolmente la categoria. E Barilari cambia aria, letteralmente: dalla fresca metropoli di Genova passa alle coste torride di Sorrento. Esperienza formativa, per quanto infruttuosa: verrà esonerato dopo 22 partite. Ma l’orgoglio di averci provato resta, e alimenterà la sete di nuovi traguardi. Non è un caso, che adesso, arrivi il Foggia.

Foggia, i prossimi impegni
La sfida è di quelle ghiotte, i primi banchi di quelli tosti. Barilari sarà subito chiamato alle armi: i pugliesi vengono da due sconfitte consecutive contro Potenza e Team Altamura e, domenica 9 novembre, ospiteranno il lanciatissimo Benevento. Duello che si preannuncia intenso, mai quanto quelli che seguiranno: veri e propri scontri diretti.
Il novembre rossonero si chiuderà infatti con le partite contro Cavese (ad oggi quindicesima) e Trapani, dodicesimo. Ultimo, non per importanza, il confronto contro il Cosenza datato 30 novembre. Un crocevia importante, che antecede l’inizio di un dicembre altrettanto intenso. Restare connessi è l’unica opzione.
