Foggia, Byar: “La Serie C è competitiva, ma voglio aiutare la mia squadra. Salire sul tetto del mondo? Un sogno”

Byar- Credit_ IMAGOwww.lacasadic.com
Il neo campione del mondo U20 con il Marocco si racconta.
Il Foggia sta attraversando un periodo difficile, accentuato dall’eliminazione dalla Coppa Italia Serie C nell’ultimo turno contro il Crotone. Tuttavia, un motivo di festa è arrivato grazie al successo di Byar al Mondiale U20 con il Marocco. Il giocatore si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, parlando della vittoria in Coppa, del rapporto con il Bologna e della sua esperienza tra i professionisti con il Foggia.
“Siamo stati ricevuti al Palazzo Reale”, esordisce Byar. “I sovrani si sono congratulati con il gruppo e ci hanno ringraziato per l’impegno. Al termine della cerimonia ufficiale siamo saliti sul bus scoperto per un giro della capitale. Migliaia di tifosi erano in strada, è stato bellissimo”.
Byar ha poi ripercorso i momenti chiave del Mondiale U20: “La semifinale contro la Francia. Loro erano favoriti, siamo passati in vantaggio, poi hanno pareggiato 1-1. Abbiamo anche sbagliato un rigore. Quando è arrivato il momento dei calci dal dischetto, mi è toccato tirare l’ultimo. Prima di iniziare, l’allenatore ci ha chiesto chi se la sentisse. Mi sono subito fatto avanti e ho segnato il sesto rigore. Dopo di me N’Guessan ha sbagliato e lì è partita la festa”.
Sulla finale contro l’Argentina, Byar racconta: “Nello spogliatoio ci siamo detti di giocare come avevamo fatto per tutto il torneo. Era una partita come le altre, non avevamo nulla da perdere. Arrivare all’ultimo atto del Mondiale era già un traguardo inaspettato. Abbiamo dato tutto e vinto. Siamo saliti sul tetto del mondo, pazzesco. Per il nostro Paese è un risultato incredibile. In Qatar, il Marocco di Regragui è arrivato in semifinale. Nel 2030 ospiteremo il Mondiale insieme a Spagna e Portogallo. Il calcio marocchino è cresciuto tantissimo”.
Byar: “Ho tanto da imparare in Serie C, è un campionato di livello”
Il campione del mondo U20 marocchino ha poi parlato del suo arrivo a Foggia la scorsa estate: “Mi sono trasferito in prestito perché volevo mettermi alla prova. La Serie C è un campionato competitivo, e ho ancora tanto da imparare”. Sui pochi minuti giocati finora ha aggiunto: “Quando stavo cominciando a prendere ritmo, sono partito per il Cile. Ora voglio dare il massimo per aiutare la mia squadra”.
Riguardo alle sue ambizioni future, Byar ha dichiarato: “Punto ad arrivare nel grande calcio, giocare in un top club in Italia o all’estero. Magari vincere anche la Champions e il Mondiale con la nazionale maggiore. La strada è lunga, ma dopo questo storico trionfo ho capito che tutto è possibile: basta impegnarsi e continuare a sognare”.

Byar: “Freuler mi ha colpito più di tutti, il ricordo più bello? La panchina a Napoli”
Infine, Stefano ha raccontato anche della sua esperienza a Bologna: “Il club mi ha notato dopo alcune partite con le nazionali giovanili francesi. Sono arrivato nel 2023 e ho trascorso due stagioni con la Primavera: 34 presenze e 8 gol nel primo anno, 23 partite e 3 reti nel secondo. Spesso mister Italiano mi ha chiamato ad allenarmi con la prima squadra“.
Ha poi condiviso chi lo ha colpito di più e il ricordo più bello con i rossoblù: “Freuler, senza dubbio. Gioca nel mio stesso ruolo e ha un’intelligenza tattica fuori dal comune. È il vero motore del Bologna. Il ricordo più emozionante? La panchina contro il Napoli nello scorso campionato. L’allenatore mi ha convocato per le prime due partite della stagione e al Maradona ho seguito tutta la gara da bordo campo: era la prima volta che vedevo uno stadio così pieno di tifosi”.
