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Foggia, Canonico: “Sono stati due anni terribili. Futuro? Valutazioni in corso”

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Nicola Canonico presidente del Foggia - credit: Foggia Calcio www.lacasadic.com

Dalle minacce ai daspo e gli arresti: il Foggia è in amministrazione giudiziaria. Le parole del presidente Canonico

Le mani della criminalità organizzata sul Foggia. È quanto accaduto tra il 2023 e il 2024, quando un’autentica campagna di intimidazioni e azioni violente fu organizzata contro Nicola Canonico da alcuni gruppi ultras rossoneri, al fine di costringerlo a cedere la società.

In particolare, tale piano si articolava con una serie di atti intimidatori verso giocatori e presidente, sia tramite l’utilizzo di armi che di materiale esplosivo. Il tutto accompagnato da metodi tipicamente di stampo mafioso, facendo leva sull’influenza criminale della “Società Foggiana”.

Il primo di tali episodi è da ricercarsi al 18 giugno 2023, con l’esplosione di colpi di fucile indirizzati all’autovettura di Davide Di Pasquale, all’epoca capitano del Foggia, e culminati con la collocazione di un impegno rudimentale vicino l’automobile di Emanuele Canonico, figlio del presidente Nicola e vice-presidente.

Tornando alla situazione sportiva, il futuro del club rossonero resta in bilico. La scadenza per l’iscrizione è fissata per il 6 giugno, con lo stesso numero uno del club rossonero che annunciò le sue dimissioni dalla carica.

Canonico: “Due anni terribili, orgogliosi di aver raccontato”

Ai microfoni del TG1, Emanuele Canonico ha commentato: “Abbiamo vissuto due anni terribili, ma sereni e orgogliosi di aver raccontato sin dal primo giorno quello che accadeva a Foggia“.

Sul futuro del club rossonero, invece, il presidente dimissionario ha commentato: “Futuro? Non so dirvi se resterò presidente, c’è una valutazione anche per tanti tifosi perbene“.

I tifosi del Foggia allo Zaccheria
I tifosi del Foggia allo Zaccheria / screen

Il procuratore Rossi: “È la prima volta in Italia”

Non era mai successo in Italia che venisse applicato il provvedimento di messa in amministrazione giudiziaria della società per tali motivazioni, come sottolineato dal Procuratore Rossi ai microfoni di TG1: “È la prima volta che viene applicato questo strumento, che un Tribunale decida accanto alla società e i tifosi seri, lo Stato interviene nella gestione dei servizi quotidiani. Questo vale per lo stadio, i biglietti, il bar e i parcheggi“.

Il totale dell’operazione arriva a 4 arresti e 52 DASPO “fuori contesto” nei confronti di soggetti residenti sia a Foggia che nella provincia, che negli ultimi cinque anni sono stati denunciati o condannati per reati contro il patrimonio e contro la persona, contro l’ordine pubblico o reati in materia di armi o stupefacenti.