Foggia, Canonico dopo l’annullamento della penalizzazione: “Ridata dignità al club. Rossi è la garanzia del club”

Canonico, presidente Foggia
Il patron rossonero è tornato a parlare dopo l’annullamento della penalizzazione e ha fatto il punto della situazione in casa Foggia.
Dopo una primavera/estate complicata il Foggia nelle ultime ore è tornato a sorridere. La Corte Federale d’Appello, infatti, ha accolto il ricorso della società rossonera a proposito della penalizzazione di tre punti comminate alle mancate spettanze dello scorso mese d’aprile. Un risultato di prestigio sul quale si è espresso con grande soddisfazione il presidente Canonico: “Ringrazio innanzitutto il Tribunale di Bari, la DDA di Bari, la DDA Nazionale, l’amministratore giudiziario Vito Chionna e l’avvocato Edoardo Chiacchio: grazie a loro abbiamo potuto comprovare con gli atti quanto di vero c’era accaduto negli ultimi due anni. Con questo esito si è ridata dignità al Foggia e sono felice perché si è detto troppo, tanto. Si è parlato anche di problemi economici, notizie che mi hanno sinceramente fatto venire il vomito“.
Il Foggia, dunque, può affrontare il prosieguo del campionato con una fiducia diversa ma il presidente non ha potuto evitare di sottolineare le difficoltà che hanno accompagnato il club da diverso tempo: “Ce le stiamo trasportando da due anni a questa parte, anche se alla fine la squadra l’abbiamo comunque sempre fatta. Le difficoltà nascono dopo la finale di Lecco, in cui abbiamo vissuto un periodo difficilissimo. Spesso mi viene detto che non siamo riusciti a fare una programmazione e io ho spiegato che bisogna sempre mettersi al posto mio“.
“Due anni fa – ha spiegato Canonico – mi chiamò la mamma di Davide Di Pasquale perché il figlio si ritrovò la macchina trivellata di colpi e mi disse che da padre di famiglia avrei dovuto capire quanto fosse impossibile mantenere suo figlio lì. Cosa avrei dovuto rispondere? Ho risposto semplicemente che il Foggia era a disposizione per far trasferire suo figlio dove voleva. Questo è l’esempio massimo del concetto: programmare non è stato possibile. Per fortuna – ha specificato sul tema – questa gentaglia è stata smascherata perchè ha macchiato l’immagine del Foggia ma intanto ha reso complicato convincere i calciatori a venire qui“.
L’altro aspetto che non ha certamente aiutato il Foggia in sede di mercato è stato lo svincolo d’ufficio richiesto da alcuni tesserati della passata stagione, che Canonico ha così commentato: “Ai danni d’immagine si aggiunge anche questo, è stato permesso a quattro calciatori di andarsene da Foggia nonostante sapessero la situazione. Per questo motivo non li perdono. Sono giocatori che si sono voluti liberare per danneggiare il club “.
Canonico: “L’affiancamento dello Stato ci deve rendere felici perchè ci tutela”
Per il Foggia l’inizio della nuova stagione ha rappresentato dunque non solo l’avvio di un nuovo campionato ma una nuova parentesi della gestione Canonico in rossonero con l’affiancamento dell’amministrazione giudiziaria, su cui il parere del patron è chiaro: “Dobbiamo essere contenti che in questo momento il Foggia sia affiancato dallo Stato, che ci tutela. Ogni calciatore che è arrivato qui è stato valutato dal punto di vista dell’onorabilità e questo può permettere al club di rilanciarsi con trasparenza e con la voglia di combattere soggetti che hanno voluto rovinare Foggia e l’immagine di Foggia. Siamo ripartiti da zero in questa battaglia e ci vorrà tempo“.
A capo di questa “battaglia” è tornato con lui che ha fatto vivere alla gestione Canonico il picco della sua parentesi in rossonero, Delio Rossi, il cui ritorno però stava già per concludersi: “Le dimissioni di Rossi – ha spiegato Canonico – erano arrivate perchè lui vuole allenarsi a Foggia, ama questa città e vuole che i ragazzi si sentano amati dai tifosi ma lui è il mio capocantiere e allenatori più forti di lui in Serie C non esistono. Dobbiamo essere bravi a farlo lavorare con il mix di giovani ed esperti che è stato creato. Siamo in ritardo rispetto agli altri ma io sono molto sereno perché è una persona amata da tutti non solo da me. Aver messo lui ad allenare è un sintomo di garanzia“.

“Le maglie arriveranno prima della sfida con il Latina. Con la Building il Foggia sarebbe fallito”
Nel corso del suo lungo intervento, Canonico ha anche toccato altri temi che hanno fatto molto discutere nella difficile estate del Foggia. In primis le maglie: “Arriveranno prima della gara con il Latina, versosimilmente mercoledì. Anche su questo aspetto si è fatta troppa polemica inutile. Non potevamo fare la maglia da catalogo, quelle si fanno nel dilettantismo. Nel professionismo c’è bisogno delle maglie personalizzate“. Il tema delle maglie poi gli ha permesso anche di aprire il capitolo relativo alla possibile cessione del club alla Building Company: “Le maglie non sono arrivate in tempo anche perché, dopo l’iscrizione al campionato, stiamo stati ad aspettare un mese una società, a cui sono stati messi i tappeti rossi in città ma che stiamo vedendo cosa sta combinando a Rimini. Io continuo a dire che sarei contento quanto voi di poter cedere a un gruppo simile o più forte del nostro ma spesso quando si apre alla vendita del club ci sono varie società che non dovrebbero mai avvicinarsi. Se ci fosse stata la Building il Foggia in questo momento sarebbe stata indirizzata al fallimento“. Senza peli sulla lingua e con molta chiarezza, dunque, Nicola Canonico è tornato a parlare a distanza di qualche settimana e ha fatto il punto della situazione in casa Foggia. Ora, con il Foggia che ha ritrovato gli unici tre punti finora conquistati – alla seconda giornata contro il Sorrento -, non resta che lasciare la parola al campo e vedere il ruolo del club rossonero nel girone C di Serie C.