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Foggia, il comunicato della Curva Nord: “Preferiamo ripartire dalle basse categorie, purchè si cambi aria”

Foggia-Messina, la curva dello Zaccheria

Foggia-Messina, la curva dello Zaccheria / Lacasadic

La situazione

Il Foggia ha conquistato la salvezza nei playout contro il Messina, assicurandosi la permanenza in Serie C. Tuttavia, nonostante il risultato positivo sul campo, tra i tifosi regna ancora l’incertezza. Il motivo è legato alla scadenza del 6 giugno, termine ultimo per presentare l’iscrizione al prossimo campionato.

Una data che incombe e che lascia sospesi i sostenitori rossoneri, preoccupati per le condizioni societarie e per la possibilità di vedere la propria squadra regolarmente ai nastri di partenza nella stagione 2025-2026. Una vittoria che, per ora, non basta a riportare la serenità in casa Foggia.

A tal proposito la Curva Nord ha diramato un comunicato sui suoi canali: “IL NOSTRO PENSIERO NON CAMBIA… Mancano ormai 10 giorni alla scadenza prevista per effettuare l’iscrizione e, come curva nord, ci teniamo a rimarcare quello che è stato il nostro leitmotiv nei confronti dell’attuale patron, il discusso Canonico! Per mezza stagione precedente fuori il settore e per questa mezza stagione appena terminata è stata rimarcata la nostra posizione nei confronti dell’ex presidente, ovvero il nostro mancato gradimento ad una sua permanenza a Foggia. Abbiamo provato in diverse occasioni in questi anni trascorsi a cucire e ricucire strappi per il bene del nostro amato Foggia, ma non possiamo più tollerare le ennesime false promesse di ogni inizio stagione, le moltitudini di calciatori che ogni anno si susseguono, i tanti, troppi allenatori, la mancanza o l’inadeguatezza di direttori sportivi e di altre figure di vertice che si sono alternate in via Gioberti. Non siamo più nella condizione mentale per poter accettare stagioni sportive ballerine, indecorose e pressoché poco ambiziose. Abbiamo necessità di ripartire con uno spirito nuovo ma soprattutto con un vento nuovo che tu, caro Canonico, non puoi garantirci. Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo con fermezza: preferiamo ripartire dalle basse categorie, dai campionati di provincia purché si cambi aria! Canonico non sarà più il nostro presidente e qualora malauguratamente decidesse di rimanere, la nostra contestazione non si farà di certo attendere…”