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Foggia-Delio Rossi, il filo rosso (nero) si unisce ancora

delio rossi allenatore del foggia

delio rossi foggia - credit imago

Prima i sei anni da calciatore negli anni ’80, poi le due avventure in panchina: l’allenatore torna e si rimette in discussione.

“Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano” cantava Antonello Venditti, così come certi legami sembrano essere indissolubili e destinati a tornare nel mondo del calcio. È il caso di Delio Rossi, che per la terza volta in carriera si ricongiungerà con la città di Foggia che tanto ha a cuore, e viceversa.

Un film già visto nel 2023 e iniziato (da allenatore) nei lontani anni ’90, ma che proseguirà e vedrà nuove intense puntate. Tutte da vedere, da scrivere e da raccontare. Delio Rossi torna in panchina a distanza di due anni dall’ultima volta e lo fa ripartendo esattamente da dove aveva lasciato: dal Foggia e dalla Lega Pro.

Già, proprio lui, riminese d’origine ma foggiano d’adozione. Una delle sue primissime esperienze da calciatore la visse proprio a Foggia nel 1981 indossando anche la fascia di capitano, quella stessa città a cui è legato tra l’altro da un punto di vista umano per via dei figli nati lì e di sua moglie di origini foggiane.

Adesso, è tutto pronto per il Delio Rossi 3.0 a Foggia in veste di allenatore: l’accordo con Nicola Canonico è stato trovato e si attende soltanto l’ufficialità per mettere nero su bianco.

Decisivo l’incontro con Canonico, ma ora serve rifondare: il punto in casa rossonera

La città di Foggia già freme e non vede l’ora di riabbracciare il suo nuovo condottiero Delio Rossi. La scelta di Nicola Canonico di virare sull’allenatore ex Lazio e Palermo mette tutti d’accordo e potrebbe, chissà, far riavvicinare o quantomeno ammorbidire i sentimenti tra la tifoseria e l’imprenditore barese. Decisivo è stato l’incontro avvenuto nella mattinata di domenica 6 luglio in quel di Peschici tra l’attuale socio di riferimento del club Canonico e Rossi, con l’accordo che è stato definito e trovato sulla base di un contratto annuale, senza opzione. Dopo aver lasciato il Foggia per motivi personali due anni fa a seguito della finale playoff persa contro il Lecco, Delio Rossi ha deciso di ripartire e di mettersi di nuovo in discussione con i colori rossoneri.

Il vice sarà il suo storico Fedele Limone, mentre a ricoprire il ruolo di direttore sportivo dovrebbe esserci Alessandro Pizzoli, ex ds e scout della Spal, con un passato importante anche come osservatore del settore giovanile del Chelsea. Riguardo la programmazione, il nuovo Foggia vedrà un mix di giovani ed esperti, ma la squadra se non è da rifondare poco ci manca. Attualmente, infatti, i giocatori sotto contratto sono soltanto dieci e occorrerà ripartire con idee chiare e ben precise. In rosa, ora vi sono i portieri De Lucia e De Simone, i difensori Camigliano, Parodi, Felicioli e Castaldi, i centrocampisti Tascone, Pazienza e Agnelli, e infine l’attaccante Orlando.

delio rossi allenatore del foggia
delio rossi – credit andrea rosito

Dai sei anni da calciatore alla Serie B sfiorata nel 2023: il percorso a Foggia di Delio Rossi

È imminente il Delio Rossi 3.0 a Foggia, ma attenzione, in veste di allenatore. Il lungo e bellissimo rapporto tra l’allenatore originario di Rimini ed il Foggia, infatti, ebbe inizio addirittura nel lontano 1981. Dopo le parentesi al Forlimpopolo e al Cattolica, all’età di 21 anni arriva la chiamata del club rossonero, dove vi gioca per ben 6 anni consecutivi fino al 1987. Nel capoluogo dauno diventa una bandiera e indossa anche la fascia di capitano, totalizzando oltre 150 presenze e 4 gol. Il filo rosso (nero) tra Delio Rossi e il Foggia, si unisce ancora negli anni ’90, stavolta in veste di allenatore. Dopo aver iniziato la sua carriera con il Torremaggiore nel campionato di Promozione, tra il 1991 e il 1993 diventa allenatore della Primavera rossonera. Un’esperienza che gli dà modo e lustro di arrivare al grande salto qualche anno più tardi, ovvero il salto in Serie C e in B.

Prima la tappa alla guida della Salernitana in entrambe le categorie, quindi quella a Foggia in cadetteria. Saranno 31 le panchine in rossonero nel 95/96, dove ha la possibilità di allenare campioni del calibro di Kolyanov, Mancini, Di Bari e Bresciani, giusto per citarne qualcuno. 27 anni dopo, ecco la seconda chiamata nel professionismo a tinte rossonere: Foggia chiama, lui risponde. Nel 2023 rileva Mario Somma a quattro giornate dal termine, chiudendo al quarto posto in regular season e vedendo terminare la corsa ai playoff soltanto in finale contro il Lecco poi promosso in Serie B. La promozione venne sfiorata con il presidente Nicola Canonico, ora, entrambi sono intenzionati a provarci. Ancora una volta.