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Foggia, Gentile: “Mi sono buttato nel fango ma scaverei ancora più a fondo per trovare l’oro”

Antonio Gentile Foggia - www,lacasadic.com

Antonio Gentile Foggia - www,lacasadic.com

Le parole dell’allenatore rossonero alla vigilia del ritorno della gara playout contro il Messina, decisiva per la permanenza in Serie C.

Il futuro in 90′. Il Foggia nel ritorno del playout con il Messina si gioca la permanenza in terza serie ma anche la possibilità di continuare a fare calcio in un determinato modo.

Si riparte dallo 0-0 dell’andata e al Foggia basterebbe un pareggio per guadagnarsi la permanenza in terza serie ma guai a dirlo ad Antonio Gentile: “Sono contento del livello di autostima raggiunto ma domani si scende in campo solo per vincere. Non esiste pensare ad altro tipo di risultato” – ha detto l’allenatore nella rituale conferenza pre-gara: “Non bisogna accontentarsi mai, almeno io non mi accontento. Bisogna cercare il gol e bisogna farsi aiutare dal pubblico“.

Proprio sui tifosi rossoneri, che nelle ultime ore hanno tappezzato la città con degli striscioni con su scritto “Tutti allo stadio”,  non è mancato il ringraziamento di Gentile: “Ho capito il distacco ma mi fa piacere che si siano riavvicinati proprio in concomitanza di questa sfida. Spero che domani possano tifare per 95′”.

Gentile ha mostrato soddisfazione anche per la possibilità di avere la rosa quasi al completo: “Per domani tutti recuperati tranne Vezzoni e Danzi. Gala ha avuto un piccolo problema ma dopo la partita mi ha chiesto già di giocare“.

Gentile: “Il Messina non avrà nulla da perdere, le cose sono cambiate rispetto al campionato”

Nel corso della conferenza, poi, non è mancato un riferimento all’avversario. L’analisi di Gentile, si è innanzitutto soffermata sul primo atto della sfida: “All’andata mi è piaciuto l’atteggiamento ma parlare di cose positive con due pareggi non mi appartiene. Preferisco soffermarmi sugli aspetti negativi e cercare di far vedere le cose positive domani. Sul ritorno, invece: “Loro mon avranno nulla da perdere, certo sarebbe da stupidi venire all’arrembaggio. Non credo che l’allenatore faccia cose strane, poi tutto può succedere“.

E non è mancato anche a un riferimento alla recente sfida di campionato che ha visto prevalere il Messina allo Zac: “Le cose sono cambiate. Anche la guida tecnica è cambiata e sicuramente c’è stato qualche accorgimento. Si è lavorato tanto per arrivare a qualcosa ma è ancora stato fatto poco“.

Foggia esultanza – credit_ Calcio Foggia – www.lacasadic.com

“Domani ce la metterò tutta ma le chiacchiere in estate saranno comunque tante”

Una gara difficile sotto tanti punti di vista anche per lo stesso Gentile, che è alla sua sesta panchina in carriera tra i pro e che è di Foggia. L’allenatore, però, sta cercando di mantenere i nervi saldi: “Sento un mix d’emozioni ma sono una persona equilibrata e per me l’equilibrio deve dominare in qualsiasi situazione, anche perchè continuiamo a essere in grande difficoltà”.

Mi sono buttato nel fango – ha ulteriormente aggiunto, facendo riferimento al momento in cui ha accettato l’incarico – e ringrazio chi mi è stato vicino. Scaverei ancora più a fondo per trovare l’oro. Domani ce la metterò tutto affinchè il futuro possa essere diverso ma le chiacchiere saranno ancora tante“.

“Siamo inesperti ma queste partite devono far capire che il valore di ognuno può crescere”

Gentile non ha neanche dubbi su cosa servirà, aldilà di un’ottima performance sul campo, per ottenere il risultato finale: “Bisogna tirare fuori gli attributi. L’inesperienza della rosa? Anche io non sono esperto ma sto tirando fuori il massimo. Queste partite devono far capire a tutti che se si supera questo step, si acquisice più consapevolezza e autostima. Bisogna ragionare in quest’ottica qui: il valore di ognuno può crescere. A ciò si aggiunge che servirà attaccaamento e amore. Domani chi scenderà in campo deve sentirsi foggiano“.

Non è mancato il riferimento anche ad alcuni singoli. In primis su uno dei giovani di punta della rosa, Raffaele Spano: “Lo ritengo un ragazzo di prospettiva, lo abbiamo inserito nel gruppo ma è chiaro che bisognava fargli fare un percorso diverso. Sarà difficile possa essere protagonista però vediamo“. Chi invece dovrebbe tornare tra i titolari è Emmausso, che non ha giocato dal 1′ all’andata. Una scelta che Gentile ha spiegato così: “Magari ho fatto male a non metterlo ma il ragazzo sa che è una scelta tattica”. Infine su Sarr: “Ho percepito molta pressione su questo ragazzo che ha 19 anni e che gioca in una piazza complicata ma in un momento difficile sta tirando fuori tutto sè stesso. La sua storia ha detto che ha fatto solo un gol ma è uno che segnerà in futuro. Io dico solo che sta dando l’anima e io non posso permettermi di non affidarmi a uno come lui. La palla in qualche modo deve entrare e c’è bisogno di sostegno“.