Tra polemiche e ‘mosse a sorpresa’: com’è andata la prima volta del FVS in Serie C

Football Video Support - Credits: Lega Pro - www.lacasadic.com
Il punto di vista degli allenatori
La Serie C è ufficialmente ricominciata con la prima giornata ricca di novità, debutti e qualche sorpresa. Ma l’attenzione era tutta concentrata sull’esordio del Football Video Support (FVS), lo strumento tecnologico introdotto per la prima volta nella terza serie professionistica italiana a supporto delle decisioni arbitrali.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il FVS non è un “VAR a chiamata”. A chiarirlo è stato l’ex arbitro di Serie A Calvarese, che ai nostri microfoni ha spiegato come questo strumento sia profondamente diverso dal classico VAR utilizzato in Serie A e B.
Il FVS è un sistema di supporto video destinato alla terna arbitrale, con caratteristiche molto diverse rispetto al VAR tradizionale: è composto da un solo monitor posizionato tra le due panchine, un operatore specializzato coadiuva il quarto uomo nella gestione del sistema e nessun collegamento esterno o utilizzo di più telecamere.
La vera rivoluzione, però, è data dalla possibilità per gli allenatori di intervenire attivamente. Ogni allenatore infatti avrà a disposizione due card, utilizzabili per chiedere all’arbitro di rivedere un episodio ritenuto cruciale. Il FVS può essere richiesto solo in caso di: gol/non gol, rigore/non rigore, espulsione diretta (non per doppia ammonizione) oppure scambio d’identità (quando l’arbitro ammonisce o espelle il giocatore sbagliato).
I primi casi di utilizzo del FVS
Il primo utilizzo automatico del sistema è avvenuto nella sfida tra Pineto e Vis Pesaro, quando il FVS è intervenuto per verificare la regolarità dell’azione che ha portato al gol del vantaggio ospite.
La prima chiamata da parte di un allenatore, invece, è arrivata nel match tra Perugia e Guidonia dove l’allenatore ospite ha chiesto la review per un presunto fallo da rigore su Zuppel. Dopo aver rivisto l’azione al monitor, l’arbitro ha modificato la propria decisione: annullato il cartellino giallo per simulazione e assegnato il calcio di rigore.

Ma cosa ne pensano gli allenatori dopo la prima giornata?
Il debutto del Football Video Support (FVS) è stato ufficialmente approvato, ma restano ancora diversi aspetti da chiarire. Non a caso, uno degli episodi più discussi della prima giornata è arrivato nel match tra Carpi e Juventus Next Gen, dove si è verificata una situazione che ha fatto emergere un vero e proprio vuoto normativo. Durante la partita, l’allenatore del Carpi ha richiesto l’intervento del FVS per chiedere il cartellino rosso diretto a un proprio giocatore. Un gesto sorprendente, che ha generato perplessità e acceso il dibattito: il regolamento, infatti, non prevede né vieta esplicitamente questa possibilità. In pratica, non è chiaro se un allenatore possa usare il proprio “jolly” per richiedere una review a sfavore della propria squadra.
Un caso-limite che ha inevitabilmente creato discussioni — in particolare tra i dirigenti della Juventus Next Gen, visibilmente delusi dall’accaduto — ma che si è rivelato prezioso per aiutare gli organi competenti a identificare falle nel sistema e intervenire prontamente per correggerle. Al netto di questo episodio isolato, il bilancio della prima giornata è positivo. Sono stati numerosi gli allenatori che, in conferenza stampa, hanno espresso un giudizio favorevole sul nuovo strumento. Luigi Fresco, allenatore della Virtus Verona, ha elogiato il presidente di Lega Pro Matteo Marani per l’iniziativa, Leandro Greco, allenatore della Pro Patria, ha sottolineato l’importanza di responsabilizzare le panchine e i giocatori, Formisano del Livorno, ha parlato del FVS come di uno strumento che può davvero cambiare il gioco, se utilizzato con attenzione e buon senso. L’allenatore del Catania, invece, ha dichiarato che cambia il gioco e serve massima attenzione mentre a Perugia, Cangelosi dichiara che bisogna essere freddi a usarlo.
C’è quindi una convinzione comune: il FVS è un sistema utile, che può rendere il campionato più giusto e trasparente, ma richiederà un periodo di rodaggio e perfezionamento normativo per esprimere al meglio il suo potenziale.