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Forlì, il presidente Cappelli: “Cessione? Soldi veri o niente, avventurieri no”

Presidente del Forlì Cappelli

Presidente del Forlì Cappelli, screen, www.lacasadic.com

Le parole del presidente del Forlì

Il Forlì cade nel match della 15ª giornata di Serie C contro la Pianese, ma resta saldo nella zona playoff, al 10° posto con 20 punti, gli stessi della Pianese (9ª) e della Vis Pesaro (11ª). Intanto, lunedì 24 novembre la società ha annunciato un aumento di capitale, confermandosi come “una società solida, in continuo sviluppo nel presente e nel futuro, con l’obiettivo di stabilizzarsi nel professionismo”, si legge nel comunicato ufficiale.

Ai colleghi del Resto del Carlino è intervenuto il presidente Gianfranco Cappelli che ha dichiarato: “Abbiamo rimpinguato le casse sociali perché dovevamo farlo, dopo gli sforzi onerosi precedentemente sostenuti. Tutti i soci credono fermamente nel progetto e ci hanno assecondato. Oggi siamo più compatti che mai“.

Il presidente non chiude però la porta a nuovi acquirenti: “Qui non c’è nessuno legato alla poltrona. Se qualcuno è interessato al Forlì per condurlo sempre più in alto, noi siamo apertissimi a sederci attorno a un tavolo. Qualche trattativa c’è stata, poi però bisogna sempre valutare con chi si ha a che fare…Di avventurieri è pieno il mondo, servono soldi veri, non si scappa”.

E sul rendimento della sua squadra il commento è chiaro: “In questo momento siamo tranquilli. Qualche sconfitta ci può stare, ma l’ultima è stata ‘particolare’ perché sfido chiunque a giocare sotto una bufera di neve e su un campo del genere, sintetico e nemmeno di ultima generazione. Si scivolava come sull’olio. Detto questo, guardiamo avanti con fiducia: sappiamo di dover pedalare per raggiungere i punti necessari alla salvezza. Che è il nostro obiettivo“.

Forlì, Cappelli: “Ci faremo sentire”

Il presidente poi prosegue: “I giocatori devono raddoppiare l’impegno, perché in C nessuno ti regala nulla. Questo è un campionato difficilissimo, più di quanto credessi”. E sui rumors di mercato: “C’è ancora un po’ di tempo davanti, ma è chiaro che sappiamo dove intervenire. Starà al mister e al direttore sportivo portare profili al vaglio della società“.

E sull’assemblea della Lega Pro in programma il prossimo 4 dicembre, il presidente afferma: “Lì ci faremo sentire, perché il Forlì è stato più volte bistrattato dalle decisioni arbitrali. Il rammarico è grande. Oggi avremmo potuto avere qualche punto in più…“. E sul FVS: “È un esperimento fallimentare. Essendomi confrontato con altri presidenti, posso dire che l’opinione condivisa è che sia uno strumento assurdo, disarmante. Un bluff. Almeno nell’85% dei casi, infatti, l’arbitro non cambia idea perché per lui diventa mortificante ammettere di aver sbagliato“.