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Passione e resilienza, Lepore: “Ho ancora tanto da dare”

lepore credits Calcio Lecco 1912 copertina

Franco Lepore firma il contratto con il Lecco

Sogno, determinazione e voglia di continuità

Posso dare ancora tanto, in campo e in spogliatoio. Io non mollo”. Nella voce di Franco Lepore riecheggiano la consapevolezza data dall’esperienza accumulata e la passione per quel pallone che rincorre da quel campetto di Lecce in cui il suo viaggio era iniziato.

Già, la passione. Parte tutto da lì. Classe 1985, ma solo sulla carta d’identità. Ha ancora tanto da dare. Per la forma fisica, le qualità tecniche, il carisma. Lo dicono i numeri e le prestazioni delle ultime stagioni. Lo dicono i suoi occhi e le sue parole.

Sto bene, ho voglia di giocare e dare il mio contributo”. Soprattutto dopo una stagione sfortunata. Prima i mesi non semplici a Lecco. Lecco dove era voluto tornare con forza, dopo la fine del contratto e i tanti ricordi condivisi, tra la promozione e la B: “Ho fatto di tutto per vestire quella maglia, rinunciando anche a offerte importanti. Pensavo che avremmo potuto fare qualcosa di grande”.

La stagione, però, non va come aveva immaginato: “A gennaio dopo la partita di Trento mi è stato comunicato che non ero più nei piani e avrei dovuto cercarmi una sistemazione”. Poi a gennaio il trasferimento “all’Al-Ittifaq, ma dopo un mese lì la federazione ha bloccato tutto per un problema con la documentazione internazionale”. Da lì basta partite. Lepore, però, non si è mai fermato.

Mancava troppo il calcio, le domeniche, le sensazioni. Anche quando il prossimo agosto compirai quarant’anni. 285 presenze, 35 gol, 45 assist, tre trofei. Tutto dopo i trent’anni. Perché a volte l’età è davvero solo un numero. Lo dimostrano altri numeri. Soprattutto se a muoverti è una incondizionata passione.

Ambizioni

Passione e ambizione. La voglia di lottare sempre per qualcosa di grande. Lepore continua ad allenarsi. Giorno dopo giorno, anche in queste settimane: “Sto seguendo un programma di pre season in cui lavoro su tutto. Campo, corsa, palestra: un allenamento completo”.

A muoverlo la voglia di tornare su quei campi: “Non smetto, voglio continuare. In C o in D per progetti importanti che puntano a fare un campionato di livello. Sto parlando con alcuni club, sono tranquillo. Coglierò l’opportunità migliore per me. Voglio continuare a divertirmi”. Divertirsi e divertire.