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Gattuso ricorda la finale con De Zerbi in Serie C: “Cose di calcio, del passato. Lui tra i migliori in Italia”

“Cose del passato”, così Rino Gattuso alla vigilia del match di Europa League contro il Brighton di Roberto De Zerbi. Il nuovo allenatore del Marsigilia ha ricordato quel pomeriggio di 7 anni fa in cui i due si trovarono uno di fronte all’altro. Si giocava la finale di playoff di Serie C tra il suo Pisa e il Foggia di De Zerbi, allo stadio Pino Zaccheria. Una partita ad alta tensione, piena di interruzioni e falli. “Roberto è oggi uno dei migliori allenatori italiani”, ha detto l’ex centrocampista del Milan. Ma cosa successe di preciso quel pomeriggio del 13 giugno 2016?

Gattuso e De Zerbi, quel pomeriggio del 2016 tra risse e bottigliette in campo

Allo stadio Zaccheria di Foggia si giocava il match di ritorno dei playoff di Serie C che avrebbe decretato il passaggio in B di una delle due squadre. Tante interruzioni nel primo tempo e stesso copione anche nel secondo. Dopo l’ennesimo stop, al 21esimo del secondo tempo, accade l’impensabile. Un giocatore del Pisa finice a terra e alcuni pseudotifosi foggiani iniziano a lanciare oggetti dalla sottotribuna colpendo in testa lo stesso Rino Gattuso, rimasto contuso per qualche istante. 

In campo rissa tra i giocatori mentre De Zerbi dall’altra panchina si avvicina nel tentativo di placare gli animi tesi (inspiegabilmente) dei suoi tifosi. L’arbitro fu costretto ad interrompere il match per qualche minuto salvo poi ristabilire l’ordine. Alla ripresa, gol di Iemmello per il Foggia e di Eusepi per i toscani. Con il 4-2 della gara di andata fu però il Pisa a volare in Serie B. Storie del passato ed episodi clamorosi per una partita di calcio.

Gattuso: “Quella fu una finale molto sentita”

Gattuso ha preferito sorvolare sull’accaduto in sala stampa davanti ai cronisti presenti: “L’episodio con Roberto  è una cosa di calcio… è una cosa del passato – ha detto vagamente l’allenatore – era una finale molto sentita. Roberto è oggi uno dei migliori allenatori italiani. Il suo calcio ha caratteristiche precise. Lo faceva in terza divisione e lo fa anche adesso in premier League. E lo fa bene. Secondo me e’ uno dei più grandi allenatori italiani che stanno lavorando adesso. Entrambi siamo Giovani e focosi. C’è grande stima per lui”

Redazione

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