Ghirelli: “Dobbiamo evidenziare il valore condiviso che genera la Lega Pro”

A Firenze presso la sede di Lega Pro, si è svolto un workshop dal titolo “Verso la Sostenibilità della Lega Pro” al quale hanno partecipato tutti i dipendenti ed i collaboratori impegnati quotidianamente per costruire ed evidenziare il valore condiviso della stessa ed ha preso parola anche Ghirelli. Si tratta di una ulteriore tappa del percorso iniziato ormai da oltre due anni, che vede Lega Pro impegnata in prima linea per diffondere la cultura della responsabilità sociale. Tematiche che fanno il bene circa la crescita della Serie C.

Ghirelli: “Avete creato la responsabilità 4.0”

“Avete formalizzato vision, mission e carta dei valori ed avete anche scritto il manifesto della responsabilità sociale 4.0 che rappresenta l’impegno etico della nostra organizzazione. E’ tempo di continuare in questo percorso di miglioramento continuo della governance” – puntualizza Ghirelli. “Il nostro impegno deve essere volto a costruire una Lega Pro sempre più efficiente e sempre più ispirata ai principi dello sviluppo sostenibile”.

La funzione etica

Il comunicato prosegue con gli altri argomenti legati a questo contesto. “Paolo del Bene e Giovanni Esposito hanno condotto la mattinata approfondendo il tema “Gli stakeholder e la funzione di accountability”. Hanno poi guidato i focus group che avevano come obiettivo quello di mappare i portatori di interesse di Lega Pro. Questo per individuare i principali soggetti che possono influenzare la missione dell’Ente e quindi condizionarne la performance sportiva, economica, sociale e ambientale.

Sono stati così raccolti gli elementi utili per la compilazione di una mappa aggiornata degli stakeholder, con una prima segmentazione degli stessi in base alla missione e alle priorità etiche di Lega Pro. Entro fine anno ci sarà un altro appuntamento che vedrà coinvolti gli stessi soggetti. Questo per definire le principali azioni di ascolto e coinvolgimento dei portatori di interesse di Lega Pro in un’ottica di responsabilità sociale”.