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Ghirelli: “Catania? Contatti con Gravina continui. Il pensiero va ai tifosi”

Sulla situazione del Catania, che nella giornata di oggi 1 aprile si è arricchita di un nuovo capitolo con la relazione dei curatori fallimentari che arriverà entro il 4 aprile, si è espresso anche il numero uno della Lega Pro Francesco Ghirelli.

Ghirelli: “Salviamo la storia di un grande club”

Queste le dichiarazioni da parte del numero uno della Lega: “Il primo pensiero va ai tifosi nella Città di Catania, in tutta Italia e nel mondo. C’è in gioco la storia di un grande club del calcio professionistico, un patrimonio importante del calcio italiano. Con rispetto stiamo seguendo il lavoro del tribunale fallimentare di Catania e della curatela fallimentare. Non nascondo che lo stillicidio di notizie che si susseguono ci crei enormi problemi, in particolare nel momento in cui il campionato va verso la fase finale“.

“In silenzio perché era giusto far lavorare chi di dovere”

Ghirelli che tocca diversi punti: “Voglio subito ricordare che, riguardo alla questione Catania Calcio, il contatto tra il sottoscritto e il presidente Gravina è continuo, logicamente ci siamo sentiti e confrontati nell’odierna giornata. Non so se il passaggio davanti al Tribunale fallimentare di Catania sarà onorato, ai fini della concessione da parte della FIGC del titolo sportivo il percorso non sarebbe comunque finito, poiché sarà necessario garantire i requisiti di onorabilità e sostenibilità finanziaria alla FIGC, oltre al pagamento del debito sportivo stimato in circa tre milioni di euro o alla garanzia fideiussoria sullo stesso. Sono stato in silenzio, in queste settimane, sulla vicenda Catania perché era giusto attendere lasciando lavorare la curatela fallimentare. Tuttavia, ho esercitato una continua interlocuzione con chi aveva il compito di agire. Così come, con rispetto, partecipazione e rigore, ho seguito la encomiabile attività sportiva della squadra, dei tecnici, del personale addetto”.

“Situazione Catania figlia della conduzione di questi anni”

La vicenda dolorosa che il Catania calcio sta vivendo è figlia di una responsabilità netta relativa alla conduzione di questi anni. Fatta di passaggi compiuti per il salvataggio che andavano meglio ponderati, di impegni di intervento che non si sono concretizzati. Questa storia è stata segnata anche dalle normative fiscali derivanti dalla tragedia COVID, se non si fosse potuto usufruire di queste ultime, probabilmente il club Catania non si sarebbe potuto iscrivere al campionato 2021-2022”.

Redazione

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