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Ghirelli: “Parte la nostra sperimentazione. Vi dico cosa cambia”

Una vera e propria svolta è pronta a essere attuata. Per contrastare la crisi energetica, la Lega Pro ha deciso, come spesso le capita, di non restare a guardare. Anzi. Con un comunicato ufficiale pubblicato in giornata, oggi 8 ottobre, si apprende come il Consiglio Direttivo abbia deciso di fronteggiare “la grave situazione determinatasi con la crisi energetica, all’indomani dell’invasione russa in Ucraina.

Ghirelli: “Può essere la strada giusta”

Intervenuto ai nostri microfoni, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, ha commentato la scelta delle ultime ore: “L’obiettivo è fare una sperimentazione per mettere insieme i dati sulle questioni relative ai costi, all’energia e all’affluenza dei tifosi. Una sperimentazione che vuol mettere insieme questi elementi, fondamentali per noi per mantenere i tifosi allo stadio. Oltre che a permettere a un club di sopravvivere dal punto di vista economico. Progetto già iniziato con il di diversi club che, ascoltando la nostra proposta, hanno deciso di giocare alle 12.30 di domenica ovviamente. Un aspetto che ci permetterà di capire se questa può essere la strada giusta”.

“C’è una resistenza, ma…”

Ghirelli che, senza mezzi termini, pone l’accento anche sulla questione riguardante l’adesione o meno da parte delle società: “C’è ovviamente una resistenza, c’è un problema di cambiamento degli stili di vita. Mi auguro che la finestra delle 12.30 possa essere utilizzabile. Ci lavoro da anni, e poi non nascondo che può anche rappresentare un momento per stare insieme in famiglia, dato che le partite terminerebbero così a un orario consono. Altro aspetto, questa scelta permetterebbe di aprire alla Lega pro anche le porte del mercato dell’Asia. Speriamo in una risposta positiva. Quando uno sperimenta si mette in gioco e poi valuta i risultati. Ovviamente, la speranza principale è che la guerra in Ucraina finisca con una possibilità di dialogo nel mondo: dopo la pandemia, ora la guerra. Sono stati davvero anni incredibili”.

E ancora il numero uno della Lega Pro: “Anche io ho una resistenza a cambiare stile di vita. Cambiare comporta più freddo, meno luce, misurarsi con una serie di problemi ai quali non eravamo abituati. Anche io, in prima persona, devo superare limiti e resistenze anche culturali. Bisogna sapere che questo sarà un percorso di lungo periodo. Cambiare da subito, prima lo facciamo e meglio sarà per tutti. Solo i dati diranno se abbiamo avuto ragione o meno“.

Redazione

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