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Dagli inizi con l’Atalanta alla possibile prima esperienza in C: Espinal è il favorito per la panchina della Giana Erminio

Vinicio Espinal-www.lacasadic.com

Vinicio Espinal-www.lacasadic.com

La Giana Erminio ha individuato Espinal come profilo ideale per il post Chiappella

La Giana Erminio ha chiuso un’ottima stagione al 6° posto nel girone A, totalizzando 57 punti frutto di 16 vittorie, 9 pareggi e 13 sconfitte. Un cammino andato ben oltre le aspettative, culminato con la finale di Coppa Italia di Serie C, persa soltanto per un gol di scarto nel doppio confronto contro il Rimini. Anche nei playoff i biancazzurri hanno lasciato il segno, fermandosi ad un passo dalla semifinale contro la Ternana, una delle due finaliste. Dopo l’1-0 conquistato all’andata davanti al pubblico del “Città di Gorgonzola”, la squadra di Chiappella ha subito la rimonta al ritorno con un 2-0 che ha messo fine alla stagione.

La dirigenza, al termine del campionato, si è subito messa al lavoro per ripartire dai risultati raggiunti. Il primo nodo da sciogliere è stato quello relativo alla panchina: Andrea Chiappella, dopo tre anni alla guida e 142 panchine complessive, è ormai prossimo all’addio. Diverse squadre hanno mostrato interesse per il giovane tecnico, su tutte Novara e Virtus Entella, pronte ad affidargli un nuovo progetto.

In pole position per raccogliere la sua eredità c’è Vinicio Espinal, profilo che piace molto alla società. L’ex centrocampista di Serie A è reduce dalla stagione alla guida della Real Calepina, nel girone C di Serie D, dove ha chiuso al 9° posto. Una grande annata che ha attirato l’attenzione di diversi club, compresa la Giana Erminio.

Espinal, che ha lasciato ufficialmente la Real Calepina a fine stagione è ora a un passo dal salto di categoria. Per lui si profila un’occasione importante: allenare una squadra che ha appena sfiorato la semifinale playoff e che vorrà riprovarci, con ambizioni rinnovate e una base solida da cui ripartire.

Espinal, la sua carriera da allenatore

Vinicio Espinal ha iniziato la sua carriera da allenatore nella stagione 2021/22 come vice della Lazio U19, muovendo quindi i primi passi nel settore giovanile biancoceleste. Dopo questa esperienza si è spostato all’AC Ospitaletto, in Eccellenza lombarda, dove ha guidato la squadra per una sola stagione prima di approdare in Serie D alla Caratese. L’esperienza con il club brianzolo però dura solo sette giornate. A marzo viene chiamato dal Gozzano, sempre in D, con cui chiude la stagione centrando una salvezza tranquilla e un piazzamento a metà classifica.

A quel punto arriva la chiamata della Real Calepina, squadra bergamasca che milita in Serie D dalla stagione 2020/21 ma che, fino ad allora, aveva sempre lottato per non retrocedere. Con Espinal in panchina è arrivata una vera e propria svolta: il tecnico dominicano ha condotto la squadra a una sorprendente stagione chiusa al 9° posto con 55 punti, record di punti nella storia del club. Aggiungendo anche una striscia di 13 risultati utili consecutivi che ha fatto sognare i tifosi. Nonostante l’annata brillante, le strade tra Espinal e la Real Calepina si sono separate al termine del campionato. Ora, forte della gavetta e dei risultati ottenuti, è pronto per il salto tra i professionisti: la Giana Erminio lo attende, con l’ambizione di dare continuità al lavoro di Chiappella.

Giana Erminio in festa
Giana Erminio in festa, crediti AS Giana Erminio, www.lacasadic.com

Espinal, il passato in A

Oltre a essere un allenatore giovane — 42 anni — e in costante crescita, Vinicio Espinal può vantare un passato importante da calciatore. Nato nel 1983 e alto 1,80 m, ha ricoperto per tutta la carriera il ruolo di centrocampista. Cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, ha esordito tra i professionisti nella stagione 1999/2000, collezionando alcune presenze in Coppa Italia e Serie A con i bergamaschi. Dopo il debutto, ha intrapreso una serie di esperienze in prestito prima di trovare continuità al Monza, dove approda nel 2004.

Con i brianzoli disputa tre stagioni solide in Serie C, diventando uno dei punti fermi della squadra e realizzando anche sette reti in campionato. Le sue 90 presenze con il Monza rappresentano il picco numerico della sua carriera in un singolo club. Dopo il triennio in biancorosso, si trasferisce al Crotone in Serie B, per poi proseguire la carriera toccando piazze come: Pro Vercelli, Benevento e Venezia. Superati i 30 anni, chiude il suo percorso tra i dilettanti, militando fino alla stagione 2019/2020 con la Virtus Bergamo. Il bilancio finale parla chiaro: 70 presenze in Serie B, 201 in Serie C, 137 in Serie D e qualche apparizione in Serie A. Un patrimonio d’esperienza che oggi porta in panchina, in categorie che conosce come pochi altri.